Il digiuno intermittente รจ la nuova dieta che spopola tra i Vip (Flavio Briatore giura di aver perso venti chili) ma non solo.
Ma cos’รจ?
ย “Eseguire una restrizione calorica per determinati periodi diventa anche salutare” con “effetti antinvecchiamento”, spiega all’Adnkronos Salute Mauro Minelli, immunologo e docente di ‘Fondamenti di dietetica e nutrizione’ all’Universitร Lum, che fa il punto su questo regime alimentare.
“La dieta intermittente richiede molto autocontrollo, che si traduce nel non concedersi sgarri, perchรฉ la ripetitivitร e soprattutto lโalternanza sono fondamentali per spingere lโorganismo a innescare quei meccanismi che ci porteranno a perdere grasso e ottenere benefici a livello infiammatorio e metabolico”.
“Sono tantissimi i dati pubblicati su diverse riviste scientifiche che sostengono il modello della dieta mediterranea come il migliore trattamento nutrizionale delle malattie croniche non trasmissibili ossia il diabete, lโaterosclerosi, i tumori e le affezioni polmonari che lโOms ha definito come ‘i 4 big killer’ – ricorda Minelli – In questo ambito, come strumento di prevenzione primaria e di cura di queste patologie, รจ aumentato lโinteresse verso schemi alimentari volti a modulare l’assunzione di nutrienti in base ai ritmi circadiani o a periodi di astensione dal cibo piรน o meno lunghi alternati a periodi di alimentazione. Queste alternative alla dieta mediterranea hanno lโobiettivo di attivare le vie metaboliche collegate al catabolismo, allโautofagia e a quei meccanismi molecolari connessi allo sviluppo delle malattie croniche”.
Come funziona?
“Il digiuno intermittente รจ regime dietetico che prevede lโalternanza tra fasi di digiuno e fasi di non digiuno. Noto anche come schema ’16/8′ in cui รจ richiesta lโastensione dallโassumere cibo per un arco temporale di 16 ore, tempo considerato – prosegue Minelli – utile al nostro organismo per innescare il processo di rigenerazione cellulare e per la riduzione della produzione di radicali liberi che determinerร un rallentamento dellโinvecchiamento cellulare. La perdita di peso sarร favorita dal fatto che nella fase di digiuno le cellule, private del loro nutrimento, useranno il grasso immagazzinato come fonte di energia”.
“Alle 16 ore di digiuno, seguono 8 ore in cui รจ consentito assumere cibo. Per fare un esempio, un individuo in buono stato di salute, inizierร a mangiare alle 8 di mattina e terminerร alle 16, per poi riprendere a cibarsi il giorno successivo alle 8”, continua
. “Ma per fare in modo che il digiuno intermittente produca effetti positivi, senza avere ripercussioni negative sul nostro stato di salute, bisogna seguire unโalimentazione sana ed equilibrata nelle ore di non digiuno – precisa l’immunologo – La selezione degli alimenti รจ molto importante e ovviamente non saranno consentiti cibi particolarmente ricchi di grassi o zuccheri. Nelle 16 ore di digiuno sarร comunque consentita lโassunzione di bevande non caloriche, come caffรจ o tรจ e ovviamente acqua”.
Secondo Minelli, “รจ comunque consigliato di non approcciarsi in maniera autonoma al digiuno intermittente, ma affidarsi sempre a figure professionali esperte in nutrizione – sottolinea – per evitare carenze di energia e nutrienti o semplicemente al fine di poter seguire al meglio tale regime dietetico e ottenere i risultati desiderati. Nei primi giorni – osserva – ci potrebbe essere un elevato senso di fame accompagnato da irritabilitร , che sarร utile controllare con lโaiuto dello specialista”.
“In ultimo,ย la dieta intermittente richiede molto autocontrollo, che si traduce nel non concedersi sgarri, perchรฉ la ripetitivitร e soprattutto lโalternanza sono fondamentali affinchรฉ lโorganismo inneschi quei meccanismi che ci porteranno a perdere grasso e ad ottenere benefici a livello infiammatorio e metabolico”.