Discarica Bussi, oncologo: “Acqua contaminata, aumentati tumori alla vescica”

Discarica Bussi, oncologo: “Acqua contaminata,. amentati tumori alla vescica”

PESCARA – “I casi di tumore alla vescica sono aumentati nell’area di Pescara dove è arrivata l’acqua contaminata dalla discarica Bussi“. A dirlo è Marco Lombardo, presidente della Lega italiana tumori (Lilt) di Pescara, che dopo la relazione dell’Istituto Superiore di Sanità punta il dito contro le sostanze somministrate a 700 mila ignari abitanti della provincia.

Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, smentisce però che l’acqua contaminata sia stata somministrata alle persone:

“L’acqua è ottima dal 2007. In questo momento non è vero che, come si è lasciato intendere, 700mila persone bevono acqua avvelenata. Una relazione di cui non abbiamo ricevuto nessuna anticipazione e che è stata chiesta dall’Avvocatura dello Stato per riordinare i dati in virtù del processo in corso”.

Melissa Di Sano su Il Centro riporta però le parole del medico oncologo Lombardo:

«Nella zona di Bussi abbiamo rilevato una maggiore concentrazione di tumori urologici rispetto al resto dell’Abruzzo. L’incidenza di neoplasie alla vescica in quel territorio è sicuramente superiore al resto della regione, per quanto riguarda i danni alla salute derivanti dalle sostanze riscontrate nell’acqua potabile, molto dipende dai tempi di esposizione e dalla concentrazione di queste stesse sostanze. Una cosa è certa, dobbiamo sapere cosa è stato fatto finora, a cosa sono stati sottoposti i cittadini, e chiarire qual è la situazione attuale»”.

Lombardo parla di disastro ambientale e parla di contaminazione dell’intera catena alimentare:

“«Domenica scorsa, abbiamo terminato la settimana di prevenzione della Lilt, invitando la popolazione a mangiare frutta e verdura, a consumare il nostro olio d’oliva. Ora mi chiedo che senso abbia tutto questo se continuiamo a inquinare le acque e se questi danni sono stati perpetrati per tanto tempo. Ci facciamo del male e quel che è peggio è che lo facciamo ai nostri figli. Così, si gioca con la salute di generazioni di persone»”.

Le sostanze inquinanti, spiega Lombardo, sono anche nei fiumi Tirino e Pescara:

“«Qui il pericolo dovrebbe essere inferiore a causa del fatto che queste sostanze vengono diluite in maniera maggiore, ma come accade per i prodotti della terra, anche il pescato che mettiamo in tavola rischia di essere contaminato»”.

La smentita lanciata da Chiodi sui rischi per la salute della popolazione della provincia di Pescara, viene confermata da Andriano Goio, commissario per il bacino Aterno-Pescara, che sottolinea come l’acqua sia potabile dal 2007 e ottima:

“Siamo nel mirino forse perché a qualcuno non va bene il progetto di bonifica e reindustrializzazione  che coinvolge comune, ministero e Solvay”.

Non usa mezzi termini il sindaco del comune di Bussi sul Tirino, dove si trova la mega discarica di rifiuti tossici, Salvatore La Gatta, per quella che chiama “operazione verità” sui fatti che hanno portato il comune sulle cronache nazionali:

“Il paese ha sacrificato salute e vita. Non ci sto a fare infangare i cittadini accusandoci di omertà e inquinamento”.

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