Sono invece 1,5 milioni i nostri connazionali che l’hanno utilizzata almeno una volta nell’ultimo mese, ovvero il 3,9% della popolazione, a fronte di una media europea anche in questo caso più bassa, il 3,6%. Se si esclude l’alcol, la marijuana resta la sostanza psicoattiva più diffusa in Italia e in Europa, subito seguita dalla cocaina. Anche rispetto al consumo di ‘polvere bianca’ l’Italia mostra cifre più alte della media: ne hanno fatto uso quasi 4 milioni di europei (1,2%) e circa 520mila italiani (1,3%), sempre più spesso operai.
Non è più sulle pagine di cronaca dei giornali ma non è scomparsa dalle strade: l’eroina è ancora usata da circa 160mila persone (0,4%), soprattutto giovanissimi. Sono invece sempre più avanti con l’età coloro che utilizzano droghe sintetiche: 120mila gli italiani di 15-64 anni che hanno fatto uso di anfetamine(0,3%), altrettanti hanno assunto ecstasy e allucinogeni. Prende man mano spazio, inoltre, una ‘droga’ che sembra più innocua in quanto prescritta: gli psicofarmaci, utilizzati, nel 2011, oltre undici milioni di persone, in maggioranza donne.
In particolare, circa 5 milioni hanno fatto ricorso a tranquillanti e ansiolitici, ovvero il 12,8% della popolazione, 4 milioni hanno preso sonniferi (10%) e 2,2 milioni gli antidepressivi (5,5%). soprattutto donne. Se queste ultime trovano una soluzione negli psicofarmaci, gli uomini si rivolgono all’alcool. Nell’ultimo mese, quasi 1,5 milioni di italiani (5,4%) ha assunto sei o più bevande alcoliche in una sola occasione, e gli uomini sono quasi il triplo delle donne: 8,8% contro 2,9%. Il consumo di tabacco, invece, è in diminuzione ma ancora diffuso: non rinuncia a fumare 31,4% della popolazione, 12,5 milioni. Per un vizio che retrocede ce n’è uno che avanza creando una vera e propria emergenza socio-sanitaria, il gioco d’azzardo. In Italia, quasi la metà (47%) della popolazione tra 15 e 64 anni ha giocato almeno una volta: se l’11% sono giocatori ‘a basso rischio’, il 4,3% è ‘a rischio moderato’ mentre 250.000 quelli ‘problematici’.