
ROMA – Anngret Raunigk ha 65 anni, è madre di 13 figli e ora grazie alla fecondazione assistita è in dolce attesa di 4 gemelli. Una gravidanza gemellare che ne fa una “mamma da record”, ma che allo stesso tempo fa sorgere una domanda. Fino a che punto? Fino a che punto, dobbiamo chiederci, la fecondazione assistita è un diritto. La fecondazione assistita è un diritto di tutte quelle donne che vogliono un figlio e che vogliono essere madri e non possono, fin qui nessun dubbio. Ma una donna che ha già 13 figli, e una età per essere più nonna che madre dei suoi gemelli in arrivo, fa inevitabilmente meditare sull’accesso alla fecondazione artificiale.
A raccontare la storia di Anngret è un programma della tv tedesca Rtl. La donna è originaria di Berlino, insegnante di tedesco e russo che sta per andare in pensione. Il suo primo figlio oggi ha 44 anni, l’ultima avuta quando ne aveva 56 di anni appena 9. Alla stampa dice orgogliosa di essere ricorsa alla fecondazione artificiale per esaudire proprio il desiderio dell’ultima figlioletta: avere dei fratellini. E così ora Anngret è incinta di 4 gemelli che dovrà partorire, accudire e seguire.
Ma una donna che ha già 13 figli ha davvero diritto alla fecondazione assistita? Questa è una domanda a cui ovviamente una risposta ancora non c’è, anche se quello di Anngrett non è un record assoluto. Il precedente record per una gravidanza da 4 gemelli è infatti di Merryl Fudel, che al giorno del parto aveva 55 anni, mentre la donna più anziana ad aver partorito è l’indiana Omkari Panwar, neo mamma a 70 anni.
Diventare madre è sicuramente un diritto che la fecondazione assistita garantisce alle donne, ma l’importante è non perdere mai di vista il diritto dei futuri figli e la vita che possiamo offrirgli, perché la maternità non è un semplice desiderio edonistico ma vivere con amore e responsabilità il dono della vita ad un altro essere vivente.
