Gardenie in 3 mila piazze in occasione della Giornata della donna per finanziare la ricerca sulla sclerosi multipla, che in Italia colpisce 58mila persone e 2,5 milioni nel mondo, oltre la metà delle quali sono donne. Dal 6 all’8 marzo si potrà contribuire alla campagna promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) e tesa a finanziare progetti di assistenza e ricerca. Si calcola che ogni 4 ore una persona riceva una diagnosi di sclerosi multipla e che ogni anno il costo sociale della malattia sia di 2,4 miliardi. La strada della ricerca è ancora lunga e sul bilancio 2009 della Federazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism) può contare su 3,9 milioni.
Immunologia, radiologia, neurobiologia e riabilitazione sono i settori tradizionali, ma si guarda anche a campi di frontiera, come quelli che prevedono l’uso di cellule staminali adulte. Ed è chiaro che se si vogliono ottenere risultati decisivi bisogna unire le forze in grandi progetti internazionali. Ci sono poi territori nuovi, come la terapia basata sul legame tra sclerosi multipla e insufficienza venosa cronica cerebro spinale (Ccsvi), secondo la quale il restringimento dei vasi sanguigni rallenterebbe il drenaggio del sangue dal cervello, causando gli accumuli anomali di ferro tipici della malattia. Di conseguenza si potrebbero alleviare i sintomi riportando i vasi sanguigni alle dimensioni originarie con un intervento di angioplastica.
La Fism prevede di destinare alla ricerca su questo approccio almeno 900 mila euro dal bilancio 2009 (è la parte finora arrivata dal 5 per mille). «Probabilmente ne spenderemo di più: 900 mila euro è solo la cifra già accantonata», ha detto il presidente della Fism, Mario Battaglia. La Fism, ha aggiunto, è inoltre disposta a co-finanziare il progetto di sperimentazione della Regione Emilia Romagna come quelli che vorranno proporre altre Regioni. Intende anche promuovere un vasto studio epidemiologico per verificare se le malformazioni dei vasi sanguigni sono o meno una caratteristica particolare della malattia. Lo studio, in 15 centri, partirebbe in maggio. Potranno poi essere finanziati progetti di ricerca su questo tema che partecipano al bando della Fism.
Inviando fino al 14 marzo un sms solidale al numero 45502 (donazione di 2 euro con Tim, Vodafone, Wind; 2, 3 o 5 euro con Telecom Italia) si può finanziare la ricerca tesa a capire come i meccanismi immunobiologici della gravidanza possano indurre una remissione spontanea nella sclerosi multipla. Lo studio è coordinato da Francesca Gilli, del Centro di riferimento regionale sclerosi multipla di Orbassano (Torino).
L’Italia, con la Fism, è insieme al Canada alla guida un progetto internazionale che coinvolge una ventina di centri. La sperimentazione clinica, in via di approvazione, dovrebbe partire quest’anno.
Il progetto internazionale Genome Wide Association Study, al quale la Fism partecipa come parte del Consorzio Internazionale sulla Genetica della Sclerosi Multipla intende studiare i geni delle malattie autoimmuni. Sono coinvolti 150mila individui colpiti da 9 malattie autoimmuni (circa 30 mila con la sclerosi multipla, mille dei quali sono italiani).