MILANO, 14 MAG – La lotta alla tubercolosi ha compiuto enormi progressi: dal 1990 la mortalita' e'infatti calata del 40%, e dovrebbe dimezzarsi entro il 2015. Ma c'e' un'ulteriore minaccia all'orizzonte: dopo la forma ultra-resistente, ne e' forse stata identificata una totalmente resistente a tutti i farmaci disponibili. L'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) non puo' ancora confermarlo scientificamente ma alcuni casi di questa forma sono stati segnalati in India, Italia e Iran. A spiegarlo e' Mario Raviglione, direttore della campagna Oms 'Stop Tb'.
''Grazie alle strategie elaborate dall'Oms – precisa – e adottate ormai da tutti i Paesi membri, ogni anno si registra un calo, seppur non elevatissimo, dei casi di tubercolosi. In questo modo pero' siamo riusciti a salvare 7 milioni di vite''. Uno dei problemi piu' gravi attualmente e' la mancanza di ricerca su nuovi farmaci e lo sviluppo di resistenze agli antibiotici. Tanto che ora si parla di forme di tbc totalmente resistenti.
Finora infatti erano conosciute la tbc normale, sensibile a tutti i farmaci; quella multiresistente (mdr) e quella ultraresistente (xdr). ''In India – continua Raviglione – i medici hanno rilevato 4 pazienti quest'anno con tbc totalmente resistente. E sembra che siano stati identificati anche altri pazienti simili in Iran e Italia. Ma gli attuali test per questa forma non sono attendibili. E' possibile che ci sia questa forma di tbc, ma noi non possiamo confermarlo scientificamente''.
A incidere sulle forme multi-resistenti della malattia sono anche i medici del settore privato nei paesi in via di sviluppo. ''In India, in Pakistan, America Latina o Sudafrica – continua Raviglione – si va dai medici privati per non fare le code nelle strutture pubbliche. Ma questi usano piu' farmaci del dovuto, o per un tempo eccessivo, per farsi pagare di piu', oppure danno meno farmaci. Tutto cio' facilita l'insorgere di resistenze''.