Il Covid “non esiste più”:? il virus si è drasticamente indebolito, sostiene John Bell, un ex consulente del governo britannico.
Il Covid del 2020, sostiene, non esiste più grazie all’immunità di massa. Invece si diffonde la preoccupazione che una nuova combinazione di influenza e Covid possa nuovamente paralizzare i servizi sanitari nazionali in inverno.
John Bell, professore all’Università di Oxford, ha ricoperto il ruolo di responsabile dei test sul coronavirus, ed è stato uno dei primi membri della task force per il vaccino. La sua tesi è che il virus è cambiato radicalmente dal 2020.
Il Covid che ha costretto il mondo a un ciclo infinito di blocchi “non esiste più”, sostiene l’ex consulente del governo.
I governi sono stati costretti a mettersi al riparo dal virus prima che i vaccini entrassero in scena per evitare che decine di migliaia di persone morissero e che il servizio sanitario dei singoli paesi venisse sopraffatto.
“Quella malattia da cui eravamo tutti terrorizzati nelle sue prime varianti nel 2020, ovvero quella terribile polmonite che portava le persone in terapia intensiva, quella malattia essenzialmente non esiste più”, ha detto Bell ai microfoni della BBC Radio 4 nel programma Today mentre rispondeva a delle domande sul potenziale impatto del Covid quest’inverno.
Bell sostiene che, sebbene il virus sia ancora presente ed in fase di sviluppo, l’immunità di massa ne abbia attenuato gli effetti. Aggiungendo, però, che questo dipende anche dal fatto che le persone vulnerabili, compresi gli anziani, si siano sottoposti al vaccino Covid prima dell’inverno per ridurre le probabilità di dover andare in ospedale.
“Penso che il vaccino sia un buon modo per ridurre il rischio. Non elimina il rischio, come tutti sappiamo, ma lo reduce”.
Tuttavia, i commenti di Bell arrivano in mezzo a segnali che indicano che la recente ripresa si stia già attenuando in Inghilterra, nonostante gli appelli al ritorno delle mascherine.
Nonostante il Covid sembri essersi stabilizzato,gli esperti hanno avvertito che ci sono segni dell’inizio di un’ondata influenzale. Gli esperti temono che una “doppia epidemia” – influenza e Covid – possa paralizzare il servizio sanitario quest’inverno.
Bell, insieme ad altri esperti, ha invitato la popolazione britannica a sottoporsi al vaccino antinfluenzale, avvertendo che le previsioni indicano una stagione influenzale negativa sulla base dei dati provenienti dall’Australia.
La stagione influenzale invernale australiana, che si verifica durante l’estate europea, viene infatti utilizzata dalle autorità sanitarie come metro di paragone per capire come si comporterà il virus.
“Gli australiani hanno avuto una stagione influenzale molto negativa, il che significa che probabilmente la situazione si aggraverà”, ha affermato Bell.