Influenza di inizio autunno: 60mila italiani a letto

ROMA – Dopo un’estate calda e umida che ancora a settembre non vuole saperne di finire, seppure inframmezzata da temporali e cali di temperature, a cinque giorni dall’inizio dell’autunno sessantamila italiani si ritrovano a letto con l’influenza. O meglio, a letto con i sintomi di quella che non è ancora la vera e propria influenza, anche se i risultati sono praticamente gli stessi.

I sintomi, infatti, sono gli stessi dell’influenza classica: febbre, dolori articolari, spossatezza, a volte raffreddore e tosse, e le uniche terapie sono i farmaci sintomatici, in grado di lenire i sintomi e abbassare la febbre. Come al solito, oltre ai farmaci la ricetta prevede molte ore di sonno e tepore.

“Si tratta di forme preinfluenzali – spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano –  che anticipano l’influenza stagionale. Ci sono 272 virus di questo tipo, che traggono beneficio dal freddo ma anche dagli sbalzi termici di queste ultime settimane. In questi giorni calcoliamo che sono colpiti da questa forma parainfluenzale almeno 60.000 italiani, che diventeranno molto di più, ovviamente, quando tra novembre e dicembre arriveranno dall’emisfero sud i virus dell’influenza stagionale. A chi si è già ammalato non resta che mettersi a letto due o tre giorni, curarsi e abbassare la febbre se è troppo alta, salvo naturalmente le categorie a rischio, anziani e malati cronici, che rischiano complicazioni più serie e devono essere attentamente seguiti dal medico”.

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Maria Elena Perrero