Non esiste ancora la possibilità di prevenire la malattia, ma la strada indicata nella ricerca pubblicata su Science potrebbe aprire una strada in questa direzione. La nuova strategia consiste nel combatterne la diffusione del plasmodio tra le zanzare, impedendo che queste si ‘ammalino’ di malaria. Già molte ricerche hanno evidenziato in passato come le zanzare infette da un particolare batterio, del tipo Wolbachia, sviluppavano una immunoresistenza alla malaria: non infettandosi, non la trasmettono all’uomo. Questa strategia si era però rivelata infruttuosa in quanto la Anopheles stephensi, il più importante vettore di malaria dell’Asia, è di fatto immune dai Wolbachia. Utilizzando però nuove tecniche di iniezione del batterio, i ricercatori sono riusciti a ‘vaccinare’ anche l’Anopheles stephensi e ad immunizzarne anche la prole.