Mascherine, quali usare e perché: le Ffp2 le migliori, se di stoffa meglio con filtro certificato (foto ANSA)
“Le mascherine Fp2 sono quelle maggiormente efficaci nel ridurre il rischio di infezione. In genere però le Fp2 o Fp3 sono professionali e andrebbero destinate a operatori sanitari. In caso di mancanza le destinerei a loro piuttosto che alla popolazione generale – lo dice il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza -. Si è mostrato però che le mascherine chirurgiche proteggono gli altri riducendo molto emissione goccioline che potrebbero contenere il virus. Inoltre se tutti portano la mascherina riduciamo il rischio di contagio e 70-80% effetto se tutti usano mascherina. Poi bisogna anche mantenere la distanza di sicurezza di un metro”.
Un recente e dettagliato elenco di caratteristiche e funzionalità delle diverse mascherine in circolazione è stato stilato qualche giorno fa dall’ospedale San Raffaele di Milano.
Le mascherine di tipo Ffp2 hanno un alto potere filtrante in uscita e verso chi le indossa (oltre il 90%), a differenza delle chirurgiche che arrivano al massimo al 20% in ingresso. Sono strettamente consigliate per chiunque si trovi in una situazione ad alto rischio. Anche le mascherine Ffp2 sono monouso e andrebbero indossate per un massimo di 7-8 ore consecutive.
La mascherina chirurgica è quella maggiormente utilizzata. Si trova in farmacia ed è consigliata dalle autorità per svolgere tutte le attività quotidiane, dall’andare a fare la spesa fino al recarsi sul luogo di lavoro. È tuttavia una mascherina usa e getta e può essere indossata per massimo una giornata. Le mascherine chirurgiche sono efficaci nel ridurre il contagio solo se utilizzate in modo corretto da tutti, ossia hanno una funzione ‘comunitaria’. La loro capacità filtrante è soprattutto verso l’esterno. Utilizzarle in modo improprio può renderle però totalmente inefficaci.
Il consiglio generale è quello di optare per le mascherine di stoffa che prevedono l’inserimento di un filtro certificato e che si possono trovare in farmacia. Esistono diverse aziende e startup che hanno iniziato a produrre mascherine con materiali ergonomici e l’impiego di filtri certificati.
A differenza di quest’ultima tipologia, le mascherine prodotte con stoffe normali non sono invece soggette a certificazioni. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono comunque considerate strumenti utili per arginare la circolazione del virus, ma devono essere indossate correttamente e lavate dopo il loro utilizzo a 60° in lavatrice. (fonte ANSA, video Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)