FIRENZE – Meningite, in Toscana ci sono migliaia di portatori che non sanno di esserlo, e lo scoprono solo quando si sottopongono all’esame con il tampone. Ma per gli esperti andrebbero vaccinati tutti.
E’ questo il caso di un uomo che, racconta Stefano Taglione sul Tirreno, si è presentato insieme al figlio negli ambulatori della Croce Bianca di Querceta, in Versilia, per cercare il suo medico di famiglia. Aveva difficoltà a respirare, sudava e aveva dei conati di vomito. Era un portatore sano del meningococco B. Non del ceppo più pericoloso (che è la variante St11 del C), ma comunque un batterio potenzialmente letale per chi gli stava intorno. L’uomo ne è immune, ma gli altri no.
Casi come questo in Toscana sono molti: immuni alla malattia, ma in grado di trasmetterla. Come ha spiegato al Tirreno il professor Gianni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità,
“Se consideriamo tutti i ceppi possiamo quantificarli nel 3-4% della popolazione regionale, ma i portatori sani possono esserlo anche per poche settimane, perfino per qualche giorno, dato che in poco tempo generalmente riescono a debellare l’infezione. Non è facile individuarli proprio per questo motivo: oggi sono io, domani sei tu. Non è detto che contagino qualcuno, anche se potenzialmente ognuno di loro può trasmettere il batterio. Per quanto riguarda il meningococco di tipo C, invece, il periodo in cui una persona diventa effettivamente portatrice sana è più breve. È una dinamica molto più veloce”.
Il contagio, comunque, avviene solo attraverso un contatto diretto, come un bacio o quando si beve dallo stesso bicchiere. Quando un portatore sano viene individuato si fa la profilassi e viene vaccinato, in modo da non poter più trasmettere il virus.
Spiega Il Tirreno:
Il 3-4 per cento dei 3.744.398 toscani – il dato è quello dell’Istat aggiornato al primo gennaio – corrisponde a 112.000 – 150.000 persone. Secondo la Regione i portatori sani si nascondono maggiormente nei ragazzi fra gli 11 e i 20 anni. Lo conferma l’assessore regionale alla salute, Stefania Saccardi. “Abbiamo inviato una lettera alle scuole, li vogliamo far vaccinare tutti», dice. Secondo il dottor Francesco Menichetti, primario del dipartimento di malattie infettive dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana – sul fronte dei portatori sani «serve un progetto molto più approfondito”. Anche se la Regione – come detto – il 28 dicembre presenterà uno studio proprio su questa tematica. “I dati preliminari – commenta Menichetti – ci dicono che in Toscana per ogni caso di malattia ci sarebbero 25 portatori sani contro i 100 della media nazionale. Serve senz’altro una vaccinazione intensiva e completa nel gruppo degli adolescenti, fino ai 20 anni: così negli altri paesi è stato sconfitto il meningococco C”.