ROMA – Il morbo di Parkinson potra’ essere diagnosticato dalla voce del malato. Il matematico Max Little, infatti, ha messo a punto un test non invasivo ed economico per rilevare la malattia, che funziona tramite algoritmi informatici che analizzano la voce registrata. Il sistema e’ stato presentato in occasione della TedConference in corso a Edimburgo, come riporta la Bbc. Il sistema messo a punto da Little ‘impara’ a rilevare le differenze nella voce.
”Si tratta di una macchina, un database – spiega – che apprende a separare i sintomi veri del Parkinson da altri fattori”. La voce infatti puo’ cambiare per varie ragioni, tra cui fumo, interventi chirurgici alla gola o anche un semplice raffreddore. Ma secondo Little il sistema sara’ abile abbastanza da cogliere le varie differenze.
Il matematico sta ora cercando dei volontari per ingrandire la banca dati delle voci e ‘istruire’ ulteriormente il database. Vorrebbe arrivare a registrare 10mila voci in 10 paesi del mondo, in modo da offrire la tecnologia ai medici entro due anni. Chi vuole partecipare allo studio, malato o meno, puo’ trovare informazioni sul sito www.parkinsonsvoice.org, in cui sono indicati anche i numeri telefonici di Usa, Brasile, Messico, Regno Unito, Spagna, Argentina e Canada, da chiamare per registrare la propria voce.