Obbligo vaccinale si può. Al contrario di una certa convinzione diffusa la Costituzione che garantisce a nessuno sia impartita pratica medica contro la sua volontà, questo diritto trova un suo limite. E il limite è il bene superiore della salvaguardia della salute pubblica riconosciuto in Costituzione come obbligo primario del legislatore e del potere esecutivo. Dunque l’obbligo vaccinale non incontra ostacoli in Costituzione, anzi la Costituzione lo legittima. Prova ne sia che alcuni vaccini sono da tempo obbligatori.
Obbligo vaccinale contro il Covid
Obbligo dei vaccini Covid ha comunque bisogno di un passaggio oramai quasi scontato ma per nulla burocratico: il timbro Aifa sui vaccini stessi. Contrariamente ad una propaganda sostanzialemente No Vax, i vaccini anti Covid non sono sperimentali ma sono autorizzati alla somministrazione “in emergenza”. Emergenza è appunto la pandemia. Di recenti negli Usa i vaccini a Rna messaggero hanno ottenuto autorizzazione non più d’emergenza, sono famaci approvati a tutto titolo.
Quando Aifa ed Ema, le autorità italiana ed europea del farmaco, faranno lo stesso passo di quelle americane i vaccini anti Covid in Europa e Italia saranno appunto farmaci a tutto titolo. Passaggio necessario questo per un obbligo vaccinale. Miliardi di vaccinazioni anti Covid effettuate in tutto il pianeta rendono la piena autorizzazione legittima e motivata e comprovata sul piano dell’efficacia e della sicurezza.
Terzo passo: la legge
Costituzione non vieta l’obbligo, il passaggio via Aifa e poi terzo passo una legge. Una legge per istituire l’obbligo. Il passaggio più difficile: Lega contraria, M5S ben memore delle sue radici anti scienza, Pd spaventato da se stesso…I partiti tentati e pensosi della loro salute elettorali e convinti che l’obbligo primo e assoluto sia la rispettiva propaganda recalcitrano ad impegnarsi in qualcosa che possa vedere un’opposizione di parte, anche se minoritaria, del paese.
Il vero motore di questa legge, se mai legge sarà, è quello prosaico dell’economia: da che c’è vaccino, da che c’è Green Pass le attività economiche (anche e soprattutto quelle dei settori più lamentosi) vanno meglio, molto meglio, decisamente bene. Una per tutte: 23 milioni quest’anno gli italiani in vacanza in Italia, mai così tanti in ristoranti, stabilimenti balneari, bar, gelaterie, pensioni, hotel, villaggi, barche…Obbligo vaccinale, se arriva, garantisce portafogli pubblici e privati.
Obbligo per tutti? No
Obbligo vaccinale si può, per Costituzione, dopo passaggio Aifa, mediante una legge. Ma obbligo per chi, per tutti i cittadini? No. Se sarà sarà obbligo stabilito secondo due linee: quella di contatto con il pubblico e quello della fragilità sanitaria. Obbligo di vaccino anti Covid per tutti coloro che nel pubblico soprattutto ma anche nel privato svolgono lavori e attività che quotidianamente li portano a prolungato e stretto contatto con il pubblico.
Nel caso ci sarebbe da stilare un elenco delle categorie, o meglio delle mansioni, che dovranno essere svolte obbligatoriamente da vaccinati. L’altra linea di definizione dell’obbligo sarà di natura sanitaria e cioè vaccino obbligatorio come misura di profilassi per soggetti definibili fragili se aggrediti dalla patologia. In concreto possibile l’obbligo di vaccinazione definito per età (dai 65 in poi?) o per acclarato stato di fragilità indotto da altre croniche patologie.
Obbligo vaccinale: controlli e sanzioni
I controlli dell’obbligo vaccinale, qualora arrivasse, saranno relativamente facili perché l’obbligo riguarderebbe aree lavorative e non le attività di cittadinanza, quindi si controlla sui luoghi di lavoro. Sanzioni? Non certo multe per chi evade o elude l’obbligo. Non servono, raramente sono pagate, risultano inefficaci quanto odiose. La sanzione, l’unica vera sanzione per l’evasore o elusore dell’obbligo vaccinale potrebbe essere e forse sarà l’esclusione di fatto dalla sua attività lavorativa.