
Ora legale al tempo del coronavirus, domenica lancette spostate un'ora in avanti (foto Ansa)
ROMA – Domenica torna l’ora legale.ย
E cosรฌ, anche in questi tempi cupi minacciati dal coronavirus, le lancette degli orologi andranno spostate un’ora in avanti. In genere, quando si parla di ora legale, si parla delle conseguenze sul corpo e sulla mente di questi spostamenti. Ma ormai, con il coronavirus tra le strade delle cittร , parlare di conseguenze e di possibili problemi derivanti dall’ora legale diventa, diciamo, un complicato. Ma tant’รจ.ย ย
Parola, quindi, agli esperti.
“Entrerร l’ora legale, con una modifica che puรฒ portare in alcuni la necessitร di una fase di adattamento, ma i ritmi piรน calmi imposti dalla vita spesa in casa per l’emergenza legata al nuovo coronavirus, potrebbero giocare a favore, rendendo il cambiamento meno impattante”.ย
A spiegarlo รจย Enrico Zanalda, presidente della Societร italiana di psichiatria (Sip).ย “In casa -evidenzia Zanalda- รจ bene mantenere i ritmi abituali: il fatto che tutto sia chiuso di sera e non si possa uscire ci avvicina a uno stile di vita piรน simile a quello dei nostri avi, che non andavano fuori al ristorante o a teatro. Certo, la TV puรฒ rimanere accesa anche tutta la notte, ma si ha la possibilitร di guardarla in altri momenti della giornata. In piรน, credo che non essendoci l’impegno, per molti, dell’alzarsi alla stessa ora per andare a lavorare o a scuola il cambio dell’ora dovrebbe essere meno fastidioso”.
“Credo- aggiunge Zanalda- che in questi giorni ci sia stato un po’ di adattamento, di abitudine a utilizzare ciรฒ che si puรฒ per superare il disagio dell’isolamento e la difficoltร di spostamento, che รจ una grossa limitazione della libertร individuale. Adesso lo stare in casa col brutto tempo, il freddo, รจ piรน tollerabile, ma se dovesse esserci la primavera che sboccia diventerebbe tutto un po’ piรน pesante. Tuttavia, vedere che la curva dei contagi che non sembra piรน crescere come prima e che inizia a intravedersi forse un bagliore in fondo al tunnel, offre una speranza che ci deve dare energia”.
“Dobbiamo essere ancora piรน resilienti- spiega Massimo Di Giannantonio, presidente eletto Sip- aprire i forzieri delle nostre energie piรน preziose, piรน primordiali. Rispetto ai terremoti, a uno tsunami, alle tragedie della guerra, siamo nella nostra casa, nella vicinanza degli affetti piรน cari, abbiamo cibo e comfort, strumenti che rendono possibili e obbligatorie le emersioni delle energie piรน positive”.
Nel frattempo, secondo Di Giannatonio, questa esperienza continua a insegnarci molto: “Rispetto a un mondo ‘addomesticato’ , narcistizzato di relazioni virtuali – conclude- siamo tornati a toccare con mano la concretezza, la profonditร e anche la conflittualitร delle relazioni concrete. Come se da una fase adolescenziale, in cui attraverso internet potevamo scegliere le cose che ci piacevano e allontanarci da ciรฒ che non ci piaceva, fossimo stati bruscamente riportati con i piedi per terra: abbiamo capito quanto sono fondamentali, ineliminabili le relazioni concrete e quanto queste portano elementi positivi, costruttivi ma anche conflittuali e difficili”.
Fonte: Ansa.
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