Ora legale-ora solare, il cambio fa bene al cuore: lunedì cala rischio infarto

Ora legale-ora solare, il cambio fa bene al cuore: lunedì cala rischio infarto

ROMA – Il cambio dell’ora legale con quella solare, che ci sarà nella notte tra sabato e domenica, fa bene al cuore. E già lunedì si dovrebbe abbassare il numero degli infarti di un decimo. Cosa inusuale, visto che in genere nel primo giorno della settimana c’è un picco di attacchi cardiaci. Ma lunedì 28 ottobre sarà quello con il minor rischio di infarti dell’anno. Merito dell’ora in più di sonno che si guadagna spostando indietro le lancette dell’orologio.

Che il lunedì sia il giorno peggiore per la salute cardiovascolare è cosa nota e immaginabile: si torna al lavoro dopo il riposo del fine settimana, e quindi ci si stressa, si dorme meno perché la domenica sera si tende comunque a far tardi, e si dorme peggio, perché cambiano gli orari rispetto ai due giorni precedenti.

Questi fattori di rischio tutti insieme contribuiscono ad attivare il sistema nervoso simpatico e il rilascio di citochine pro-infiammatorie che spianano la strada all‘infarto. 

Al contrario quando, in primavera, si passa all’ora legale la mancanza di sonno prima che il nostro orologio biologico si riadatti aumenta il grado di infiammazione e lo stress ossidativo dei vasi arteriosi, e il sistema immunitario risponde peggio agli stimoli esterni. Così diventa più probabile l’insorgenza di disturbi cardiovascolari acuti dopo il cambio dell’ora e soprattutto al lunedì, quando a tutto questo si aggiunge lo stress dell’inizio della settimana.

Con l’ora solare avverrà il contrario. Anche se gli anziani beneficeranno meno del cambio, perché nella loro quotidianità le ore di sonno sono più costanti, visto che le persone in pensione non hanno più la sveglia che detta l’ora in cui si alza. E non c’è nemmeno lo stress di inizio settimana. Il prezzo di questa vita rilassata? Lunedì 28 ottobre il rischio infarto resta lo stesso.

 

Published by
Maria Elena Perrero