Ospedali privati convenzionati, a rischio quelli con meno di 80 posti letto: sono il 63%

 

ROMA – Più di 250 ospedali privati accreditati italiani potrebbero non essere più convenzionati: è una delle possibili conseguenze della spending review sulla Sanità italiana, come sottolinea il Quotidiano Sanità. Una delle norme oltre a quella che già prevede il taglio di settemila posti letto su 230.000. 

Sarebbero 257 su un totale di 406, ben il 63,3%, gli ospedali privati accreditati, e quindi equivalenti a quelli pubblici per la gratuità delle cure, a rischiare. Si tratta degli istituti con meno di 80 posti letto.

L’estromissione dal sistema sanitario nazionale è prevista nella bozza di regolamento sulla riorganizzazione della rete ospedaliera stilata dal ministro Renato Balduzzi.

La questione verrà affrontata nella Conferenza Stato-Regioni della prossima settimana, quando governatori e assessori potranno far presente al Governo il proprio parere sui più importanti atti normativi a livello regionale.

Secondo i dati del Governo, in Italia ci sono troppi posti letto per malati in fase acuta, mentre mancano quelli per la riabilitazione. Per questo potrebbe anche essere presa in considerazione l’idea di una riconversione dei primi nei secondi , o l’unione di due o tre strutture piccole in una più grande.

 

Per l‘elenco completo riportato dal Corriere della Sera clicca qui

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Maria Elena Perrero