Eppure il decreto legge Fare del 2013 ha cancellato l’obbligo del certificato medico per svolgere attività ludico-motoria amatoriale (per esempio nuoto libero o palestra): nonostante ciò nell’ultimo anno le strutture hanno continuato a richiederlo ai fini dell’iscrizione.
E il rischio è che anche quest’anno nonostante la legge i cittadini siano costretti a pagare dai 30 ai 50 euro per un certificato che non serve. Le palestre non si sentono tutelate e nonostante i chiarimenti del Ministero i dubbi ancora permangono.
Dubbi che dovrebbero essere quasi sciolti per quanto riguarda invece i certificati per le attività sportive non agonistiche (quelle organizzate dalle scuole, nell’ambito di attività parascolastiche e quelle dei giochi studenteschi a livello provinciale o regionale) su cui sono in arrivo nuove linee guida.
Il certificato sarà obbligatorio e avrà validità annuale. L’elettrocardiogramma, invece, dovrà essere effettuato almeno una volta nella vita (dai 60 anni una volta l’anno).