Salute

Pfizer, con terza dose del vaccino reazione immunitaria 5 volte superiore nei giovani e più di 11 negli anziani

Con una terza dose del vaccino Pfizer sei mesi dopo la seconda, si moltiplicherebbero in modo eccezionale le capacità di risposte immunitarie del nostro corpo. È la stessa azienda farmaceutica a rivelarlo nel documento sui risultati del secondo trimestre 2021 depositato ieri alla Sec (la Consob statunitense).

Pfizer rivela quali potrebbero essere gli effetti della terza dose del vaccino

Pfizer ha dichiarato che una terza dose del suo vaccino fornisce un’ulteriore protezione contro la variante delta del Covid-19, la più infettiva rilevata ad oggi e che sta guidando la nuova ondata di ricoveri e decessi. L’azienda, presentando gli utili del secondo trimestre, ha dichiarato che una dose di richiamo somministrata almeno 6 mesi dopo la seconda dose ha un profilo di tollerabilità coerente, suscitando una alta produzione di anticorpi neutralizzanti contro la variante delta, 5 volte superiori nelle persone più giovani e più di 11 volte superiori nelle persone anziane rispetto a due dosi. 

Pfizer prepara il vaccino per i bambini sotto i 5 anni

L’azienda non ha fornito ulteriori dettagli sullo studio iniziato a luglio arruolando 10mila partecipanti. Infine, Pfizer si appresta a raggiungere col vaccino chi finora è rimasto escluso: i bambini più piccoli. I dati sulla sicurezza e l’immunogenicità saranno disponibili entro settembre, così da poter richiedere l’autorizzazione alla commercializzazione alla Fda e all’Ema. Poi, toccherà ai più piccoli: “Gruppi di dati simili – si legge nel report – saranno presentati poco dopo per supportare l’autorizzazione all’uso emergenziale e la concessione di licenze nei bambini di età compresa tra 6 mesi e 5 anni”.

 

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FIlippo Limoncelli