ROMA – Potenziare il punto G con iniezioni di silicone. Questa la pratica per aumentare il piacere femminile che si diffonde tra i chirurghi estetici e ginecologici dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna. Una pratica che, avvisano altri medici, non serve a nulla. Anzi, potrebbe essere anche pericoloso per la salute. Se il dottor David Matlock, chirurgo estetico e ginecologo di Beverly Hills, ha inventato il potenziamento, il chirurgo plastico inglese Paul Banwell avvisa sui rischi di questa “trovata chirurgica“: “Iniettare materiale sintetico in una parte anatomica femminile così delicata può comportare effetti sconosciuti e pericolosi.
L’idea del potenziamento avanzata da Matlock è semplice: estendere l’area del punto G così che la donna possa provare orgasmi multipli con più facilità durante i rapporti sessuali. La pratica, inventata negli Stati Uniti, tre anni fa è arrivata nell’Essex, in Gran Bretagna. La dottoressa Lucy Glancey, medico chirurgo altamente qualificato, ha iniziato a praticarla nel Glancey Medical Associates. Ad oggi gli interventi eseguiti dalla Glancey sono stati 150, con una tecnica sviluppata e sperimentata dalla dottoressa.
E se il potenziamento del punto g si estende e diventa un trend, i medici mettono in guardia. Secondo la dottoressa Petra Boytton, del University College London, l’intervento “non è sostenuto da alcuna ricerca seria”. Anche Banwell, membro della British Association of Aesthetic Plastic Surgeons, è scettico sull’intervento: “Non lo propongo, non la supporto e non sappiamo ancora abbastanza sui possibili effetti collaterali, come ad esempio su eventuali cicatrici e riduzioni della libido”. Il dibattito sull’intervento è aperto, il rischio per le donne che vogliono provarlo annunciato.