L’azienda, che per il trattamento dei pazienti affetti da Hiv dispone di 6 posti letto ”in quel momento indisponibili”, ha attivato, come spiega un portavoce ”tutte le procedure per il trasferimento del paziente in altra struttura adeguata. Dall’ospedale Cotugno di Napoli, centro di riferimento regionale, dal policlinico universitario della Federico II di Napoli e dall’ospedale Moscati di Avellino sono purtroppo giunte risposte negative”.
Trasferimento che però non è servito. Le condizioni del paziente si sono ulteriormente aggravate, fino alla morte per arresto cardiocircolatorio avvenuto alle 13,40 del 3 settembre. Il medico di turno ha quindi informato i carabinieri dell’avvenuto decesso. La direzione generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona ha disposto il trasferimento in Tanatologia della salma, in attesa delle decisioni della magistratura.