
NAZIONI UNITE, OMS -Kerosene e carbone, usati nelle case in stufe, fornelli e caloriferi, sono un pericolo per la salute: circa 4,3 milioni di persone nel mondo muoiono ogni anno per l’aria inquinata dentro gli edifici emessa da stufe a carbone, caloriferi e lampade a carburante.
Il 34% di queste morti è causato da ictus, il 26% da malattie cardiologiche ischemiche, il 22% da malattie polmonari ostruttive croniche, il 12% da polmonite infantile e il 6% da cancro ai polmoni, come evidenzia l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Malattie provocate soprattutto dagli alti livelli di particolato fine e monossido di carbonio rilasciati da combustibili solidi che bruciano, come legno, carbone, letame, carbonella in stufe inefficienti, caloriferi o lampade, che possono raggiungere livelli 100 volte superiori a quelli raccomandati dall’Oms.
A tal fine l’Oms ha pubblicato delle nuove linee guida per la qualità dell’aria degli ambienti chiusi, in cui si raccomanda di migliorare l’accesso a fonti di energia pulita, come gas naturale, etanolo, elettricità e gas di petrolio liquefatto, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito.
Circa 3 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a combustibili puliti e tecnologie per cucinare, riscaldare e illuminare. Alcune delle sostanze inquinanti rilasciate dalla bruciatura riducono la risposta immunitaria, la capacità del sangue di trasportare ossigeno, causano infiammazioni e ischemie e altri disturbi fisiologici.
”Sono soprattutto donne e bambini, che trascorrono la maggior parte del tempo a casa, i soggetti più a rischio – rileva Flavia Bustreo dell’Oms – Globalmente oltre il 50% delle morti per polmonite nei bambini sotto i 5 anni sono legate all’inquinamento in casa”.
