ROMA – Stop all’entrata in vigore dei due miliardi di nuovi ticket sanitari per il 2014. E’ l’ipotesi a cui starebbero lavorando il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e il ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni partendo da risparmi di spesa già effettuati. Scrive l’Ansa che il lavoro sarebbe già ad uno stato avanzato.
Il ministro Lorenzin, in un incontro nei giorni scorsi con Saccomanni, avrebbe posto ”con forza”, la necessità di non imporre nuove misure ”insostenibili” per i cittadini. Alla base del ragionamento per superare l’applicazione della norma contenuta nella manovra estiva, ci sarebbe la possibilità di non ricorrere ai ticket per recuperare i due miliardi che potrebbero essere compensati da risparmi di spesa già realizzati nel corso del 2012, e già indicati nel Def, Documento di programmazione economica.
Lunedì mattina, durante l’incontro Governo-Regioni, anche il presidente dell’Abruzzo Giovanni Chiodi aveva lanciato il suo appello al premier Letta: “Stiamo facendo presente che la previsione di ulteriori due miliardi di ticket sui farmaci e sulle prestazioni sanitarie è inaccettabile”, ha scritto sul suo profilo Facebook.
La prima manovra correttiva del luglio 2011 aveva previsto dal primo gennaio 2014 nuove “misure di compartecipazione” alla spesa sanitaria da parte dei contribuenti.