(Ansa)
ROMA – Ogni anno, in Italia, si registrano sulle piste da sci oltre 30mila infortuni. Di questi, 1.700 costringono ad un ricovero in ospedale. Ma una buona preparazione atletica, prudenza e buon senso aiutano ad evitare il peggio per chi pianifica una vacanza tra sci, snowboard, pattinaggio sul ghiaccio, slittini e ciaspolate.
Secondo il Sistema Nazionale di Sorveglianza sugli incidenti in montagna, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, gli incidenti sulla neve coinvolgono più gli uomini (55%) che le donne (45%) e nel 50% dei casi accadono entro i 30 anni di età. Nel 33% dei casi l’intervento di soccorso sulle piste è effettuato in seguito a distorsioni. Seguono contusioni (26%), fratture (14%), ferite (9%) e lussazioni (8%).
“Questi traumi possono richiedere anche un intervento chirurgico. Se lo sci sollecita in modo particolare le articolazioni e, tra queste, soprattutto quelle degli arti inferiori – sottolinea Francesco Falez, presidente della Società italiana di ortopedia e traumatologia (Siot) – lo snowboard espone a maggior rischio gli arti superiori, soprattutto spalla, mano e polso”.
Ben il 65% degli infortuni avviene in condizioni di buona visibilità, quindi non imputabile a maltempo, ma sono causati da perdita di controllo. Ecco quindi un vademecum per proteggersi dai rischi