ROMA – Boom di vendite per le ‘e-cigarette’, le sigarette elettroniche. Ma fanno male o no? Questo il dubbio sollevato nella 25esima Giornata Mondiale senza tabacco del 31 maggio. Fumare è dannoso per la salute, questo è certo. Tra i rimedi per smettere oltre a gomme e cerotti alla nicotina spuntano le ‘e-cigarette’. Non è però chiaro se le sostanze chimiche che sprigionano il finto fumo siano o meno tossiche per la salute. Intanto nel mondo il fumo uccide una persona ogni 6 secondi, come testimonia l’Oms, Organizzazione mondiale della sanità.
Le ricerche hanno dimostrato che la nicotina dà dipendenza ed è responsabile, in dosi elevate, dell’alterazione della pressione sanguigna e del battito cardiaco. Le sostanze che aumentano il rischio di cancro sono però il fluorantene, il cromo, il cadmio ed il benzoantracene. Tali sostanze sono rilasciate mentre la sigaretta brucia. Le sigarette elettroniche, assieme a cerotti e gomme alla nicotina, sono dei sostituti per chi vuole smettere di fumare. Tali sigarette sono a battere e vengono ricaricate con cartucce liquide che contengono dosi di nicotina. Sono insomma una sorta di aerosol e rilasciano un vapore aromatizzato che ricorda quello di una sigaretta vera.
Il problema è che non esistono studi sulla sicurezza dell’uso delle e-cigarette. Laura Carrozzi, pneumologo del Centro Anti fumo dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa, ha detto: “Il vapore che si sprigiona non è innocuo. Non sempre è nota l’esatta composizione del liquido da cui si origina il falso fumo”. Intanto le vendite salgono, come testimonia Danilo Orfeo, fondatore del sito esigarettaportal.it: “Ipotizziamo 200 mila utilizzatori di sigarette elettroniche in Italia. Dal 2009 le iscrizioni sono in continuo aumento. Il boom è iniziato nel 2011 con l’apertura dei primi negozi: oggi ne censiamo circa 120 su tutto territorio italiano”.