MILANO – Il 30% dei bimbi italiani è obeso o in sovrappeso, ma un altro 10% di quelli che hanno un peso all'apparenza normale sono sulla stessa 'cattiva strada', ''in quanto predisposti per fattori di rischio familiari o abitudini alimentari qualitativamente non corrette, prima colazione non adeguata e scarso movimento''. Sono i dati del Secondo Osservatorio Nutrikid Nestlé, realizzato con il patrocinio di MilanoPediatria – Ospedale San Paolo di Milano e il centro di ricerca Ales Research.
I dati, elaborati nell'ambito del progetto didattico Nutrikid, mostrano ''alcuni trend significativi per valutare possibili interventi preventivi, oltre che educativi''.
I bambini hanno imparato alcune buone abitudini alimentari: circa l'83% apprezza molto la frutta, ''consumandone diverse porzioni al giorno, e ben l'80% mangia pesce almeno una volta a settimana. E' da migliorare però la propensione all'attività fisica''.
''Il rischio relativo per un bambino obeso di diventare un adulto obeso – commenta Elvira Verduci, della Clinica Pediatrica del San Paolo – aumenta con l'eta' ed è direttamente proporzionale alla gravita' dell'eccesso di peso. Fra i bambini obesi in età prescolare, dal 26 al 41% è obeso da adulto, e fra i bambini in età scolare dal 42 al 63%.
La percentuale di rischio sale al 70% per gli adolescenti obesi. Ecco perché è importante conoscere i fattori di rischio per la comparsa di sovrappeso e obesità, e perché è importante parlare di prevenzione''.
Secondo gli esperti, avere uno o entrambi i genitori obesi è il fattore di rischio più importante per la comparsa dell'obesità in un bambino. Anche per questo la strategia migliore per combattere il sovrappeso è ''l'innescare una nuova, buona abitudine, capace di portare ad altri atteggiamenti corretti, fino a stimolare l'attività fisica. Senza mai dimenticare il peso della famiglia, quello fisico, quello affettivo e quello del buon esempio, che vince su tutte le regole''.
