Stamina, Nature attacca ancora: “Preoccupazioni per efficacia e sicurezza”

Davide Vannoni (Foto Lapresse)

LONDRA – “I test sul metodo Stamina di Davide Vannoni evidenziano profonde preoccupazioni sulla sicurezza e sull’efficacia della controversa terapia a base di staminali”: la rivista scientifica Nature torna ad attaccare la “Stamina Foundation”. Lo fa con un articolo dal titolo inequivocabile: “Documenti trapelati stroncano la terapia a base di staminali”.

Nature annuncia che i documenti hanno rivelato

“la vera natura dei processi coinvolti, a lungo mantenuti segreti dal presidente di Stamina, Davide Vannoni. Altre rivelazioni dimostrano che i successi rivendicati da Stamina per i suoi trattamenti sono stati sovrastimati. E, in una svolta inattesa, scienziati italiani di vertice si stanno dissociando”

dal Centro trapianti cellulari e il Diabetes Research Institute di Camillo Ricordi, “un influente medico di Miami sul suo apparente supporto alla Fondazione”.

Le carte sono quelle dei verbali del Comitato scientifico chiamato dal ministero della Salute ad esprimere un parere sul metodo Stamina, esaminati da Nature, emergono

“serie imperfezioni e omissioni nel protocollo Stamina”. Tra queste, “un’apparente ignoranza della biologia delle cellule staminali”. Gli esperti avevano inoltre indicato “errori concettuali” nel protocollo, “alcune sezioni del quale sono state copiate da Wikipedia”.

Nature scrive che il Comitato scientifico chiamato dal ministero della Salute ad esprimere un parere sul metodo Stamina era contrario alla segretezza:

”I membri del Comitato espressero turbamento circa l’inusuale accordo di stretta confidenzialità che avevano dovuto firmare”.

LA REPLICA DI DAVIDE VANNONI – Nature riporta anche una replica di Vannoni: 

“Io penso che se uno scienziato si dimette da un centro di ricerca perché un suo collega decide di studiare un nuovo metodo non ha un corretto approccio alla scienza. Ricordi, poi, appoggia la proposta di non regolare le terapie a base di staminali come farmaci ma come trapianti”, materia soggetta a regolamenti meno stringenti, “per far sì che nuove terapie possano approdare in clinica più velocemente”.

Ricordi, nominato in aprile alla presidenza del Rimed, in una email inviata a Nature il 2 gennaio di quest’anno dichiara che il ministro Beatrice Lorenzin gli ha “recentemente chiesto di aiutarla a rivedere la regolamentazione per le terapie cellulari”. Ma Lorenzin, scrive Nature, “ha dichiarato a Nature di aver incontrato Ricordi solo una volta in un’occasione sociale e hanno discusso di altri argomenti”. A dicembre Ricordi aveva annunciato l’accordo con Stamina per cominciare i test a Miami su campioni di cellule estratte dai pazienti Stamina, per lui “l’unica via per fare chiarezza”.

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Maria Elena Perrero