La ricerca, che ha passato in rassegna 20 esami clinici su 3.017 ex obesi che avevano perso in media 12,3 kg, dimostra che per non riprendere il peso perso è meglio proseguire con un regime dietetico e muoversi di più, ma anche che non tutto funziona. Gli studiosi promuovono l’alimentazione iperproteica (con la quale sono stati persi ancora 1,5 kg, rispetto al gruppo di controllo) e i sostituti del pasto (-3,9kg). La dieta a basso indice glicemico anche è efficace sebbene, sostengono i ricercatori, le conclusioni degli studi effettuati siano meno affidabili.
L’esercizio fisico, in modo abbastanza sorprendente, non darebbe effetti chiari anche se gli effetti sono evidenti, quando misurabili. Spiega Emmingsson: “Le ragioni dipendono dal tipo di studi che sono stati eseguiti. Generalmente si riferiscono a pazienti in presenza di patologie e quindi più orientati ad osservare gli effetti della fisioterapia piuttosto che dello sport. In una sola indagine, effettuata su soggetti sani che svolgevano una attivit� fisica di tipo normale, il movimento ha mostrato effetti simili a quelli ottenuti con le diete iperproteiche nella fase di mantenimento”.
Bocciati, invece, gli integratori dietetici che darebbero risultati scarsi e nessun effetto dimagrante. “Lo studio ha considerato anche l’uso delle pillole anti-obesità perchè sono state studiate in passato nei trials clinici. Ma sono risultate pericolose per la salute e sono state ritirate” afferma il ricercatore. “Il corpo mette in campo molti meccanismi di difesa contro la perdita del peso,” conclude l’autore, “aumentando la sensazione di fame, abbassando il metabolismo energetico così, negli anni, si tende a ripristinare le vecchie abitudini e ad ingrassare nuovamente. Evitare di ringrassare è una impresa, ma ci sono metodi che possono aiutare”.