ROMA – Per la prima volta in Italia, a Roma, è operativa la ‘Tac turbo‘: una scansione dura meno di un battito del cuore con una riduzione di radiazioni fino al 90 per cento. La Tac ha una modalità di acquisizione chiamata Turbo Flash che le permette di arrivare a coprire massimo 73,7 cm/sec, è l’unica a poterlo fare.
Questo si traduce in una scansione del torace in 0,4 secondi e un quantitativo di radiazioni come una normale RX torace, una scansione del cuore in 0,15 secondi, meno di un battito cardiaco, con un quantitativo di radiazioni pari a quattro radiografie, e una scansione di tutto il corpo in 4 secondi, spiega Paolo Pavone, responsabile della Radiologia alla Mater Dei di Roma dove è disponibile, prima in Italia e fra le poche in Europa. La Tac diventa così più accessibile anche per i pazienti ‘difficili’ come bambini e anziani perché non si deve ricorrere alla sedazione. E nei casi in cui è richiesto l’uso di mezzo di contrasto, la dose è dimezzata.
La velocità consente di catturare le immagini più dettagliatamente, dice Pavone, soprattutto di organi in movimento come il cuore.
”Riesce a ‘congelare’ l’immagine del battito cardiaco e, ai fini della diagnosi, questo è fondamentale. Oggi sottoporsi all’esame delle coronarie con la TAC CT Force equivale a farsi 4 radiografie al torace, il che spazza via anche le ultime obiezioni. Per quanto riguarda il polmone – aggiunge – oggi grazie a questa macchina si può fare un esame TAC del torace ad alta risoluzione con una dose comparabile ad una radiografia convenzionale individuando il tumore del polmone in una fase davvero precoce. Impieghiamo 0,4 secondi (contro i 5 di prima) con una dose di raggi pari a 0,2 mSv come una radiografia (contro i 4 mSv, più di 25 radiografie)”.