Salute

Terza dose vaccino, via libera dell’Aifa per il richiamo ai più fragili, anziani e ospiti Rsa

Via libera della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa alla terza dose del vaccino anti-Covid. Il provvedimento riguarda soggetti con immunosoppressione grave, quali ad esempio trapiantati, oncologici, dializzati oltre che gli anziani e i ricoverati nelle Rsa”. Per gli operatori sanitari il richiamo “è previsto in condizioni di particolare esposizione a rischio”. Per il resto della popolazione sono attesi ulteriori dati specifica l’Aifa.

Articolo aggiornato alle ore 19:48.

Terza dose vaccino, richiami con Pfizer e Moderna

Soggetti immunodepressi, trapiantati, grandi anziani, ospiti delle Rsa e sanitari a maggiore rischio (ad esempio se in attività nei reparti Covid). Sono queste le categorie per le quali la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa ha dato il via libera alla terza dose di vaccino. Per i richiami, secondo le indicazioni del parere dell’Aifa, verranno utilizzati i vaccini a mRna, ovvero i vaccini Pfizer e Moderna.

Terza dose dopo almeno 6 mesi

La terza dose di richiamo del vaccino dovrebbe essere somministrata “almeno dopo 28 giorni” dalla seconda dose per quanto riguarda i soggetti immunodepressi ed i trapiantati. Il richiamo andrebbe invece effettuato “almeno dopo sei mesi” per le altre categorie indicate, ovvero grandi anziani, ospiti delle Rsa e personale sanitario a rischio. Sarebbe questa l’indicazione contenuta nel parere sulla terza dose elaborato dalla Commissione tecnica scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco.

Le date del richiamo

Il cronoprogramma prevede entro fine anno, probabilmente a dicembre, la terza dose agli anziani over 80 e all’inizio del prossimo anno, tra gennaio e febbraio, agli operatori sanitari. L’indicazione dell’Aifa di  procedere partendo proprio dai più fragili è una scelta già condivisa in queste ora anche in Europa, come in Spagna, oppure in Israele. 

 

Published by
FIlippo Limoncelli