MILANO – Topi paralizzati da gravi lesioni spinali sono tornati a camminare e correre grazie a una innovativa tecnica di riabilitazione combinata messa a punto dai ricercatori svizzeri del Politecnico federale di Losanna, che la illustrano sulla rivista Science.
Il metodo, che potrebbe indicare una nuova via per affrontare la paralisi anche negli uomini, prevede due fasi: il ‘risveglio’ dei neuroni dormienti, ottenuto con una stimolazione di tipo elettro-chimico, e la riabilitazione vera e propria, condotta con l’ausilio di un’imbragatura guidata da un sistema robotizzato.
Per dare la sveglia ai neuroni assopiti del midollo spinale, si comincia iniettando una soluzione ricca di molecole attivatrici (chiamate ‘agonisti delle monoamine’) che si legano ai recettori di dopamina, adrenalina e serotonina, preparando le cellule nervose ad agire per coordinare i movimenti degli arti inferiori al momento giusto.
Dieci minuti più tardi, si procede con una stimolazione elettrica del midollo spinale, impiantando gli elettrodi nella parte più esterna del canale vertebrale, il cosiddetto spazio epidurale.
I topi così trattati sono stati messi alla prova ponendoli sulle zampe posteriori sopra una superficie piana e inducendoli a camminare verso un pezzo di cioccolato.
In questa fase sono stati avvolti da una piccola imbragatura collegata a un sistema robotizzato che interviene sostenendo l’animale quando perde l’equilibrio.
”Dopo un paio di settimane di neuroriabilitazione – afferma il coordinatore dello studio Gregoire Courtine – i nostri topi non solo cominciano a camminare volontariamente, ma riescono anche a sprintare, salire le scale ed evitare gli ostacoli”.
Courtine si dice ottimista riguardo alle future possibili applicazioni per la salute umana, e pensa che nel giro di un paio di anni possa cominciare la sperimentazione presso il centro specializzato per le lesioni del midollo spinale del Balgrist University Hospital di Zurigo.