
LONDRA – Solo il “meglio” dell’ubriachezza. Una sonora sbronza senza hangover. Immaginate di poter godere delle piacevoli sensazioni che dà l’ebbrezza senza incorrere nei pericoli, di mettersi alla guida dopo aver consumato alcol per esempio, o nei fastidiosissimi disturbi del “dopo sbronza” che fanno maledire quell’ultimo bicchiere. Adesso si può. O meglio si potrebbe, secondo uno studioso britannico di psicofarmacologia, David Nutt, che ritiene di aver individuato l’antidoto che permette di cancellare gli effetti collaterali dell’ubriachezza.
Quello di cui Nutt ha bisogno però sono fondi per sviluppare la sua ricerca e per questo si è rivolto al governo britannico, facendo notare il vantaggio economico della sua scoperta, ovvero quanto il sistema sanitario risparmierebbe sulle cure per malattie causate dall’abuso di alcol.
Il professor Nutt, che nel cui curriculum annovera collaborazioni con i maggiori istituti universitari britannici tra cui l’Imperial College e le università di Oxford e Cambridge, sostiene di aver sintetizzato una sostanza che praticamente mima l’effetto dell’alcol ma non provoca i disturbi di una sbronza e ne annulla i rischi per la salute. Così come è convinto che una tale sostanza, assunta magari sotto forma di pillola dopo aver bevuto, funga da ‘antidoto’ bloccando gli effetti dannosi.
Nutt, intervistato da Bbc radio e citato dalla stampa britannica, dice di aver sperimentato il tutto in prima persona ed è convinto che si tratto di una rivoluzione il cui impatto potrebbe essere pari a quello della sigaretta elettronica per i fumatori. Lo scienziato riferisce inoltre di essersi rivolto al settore della produzione di alcolici nella ricerca di fondi per finanziare i suoi studi e sperimentazioni ma di non aver raccolto alcuna reazione positiva, cosa che non lo sorprende.
Nutt insiste che sarebbe compito del governo finanziare quella che lui definisce una ”rivoluzione”. Anche se in passato ha già lavorato con agenzie ed enti governativi, suscitando non poche perplessità con le sue teorie quantomeno bizzarre.
David Nutt infatti non è nuovo a dichiarazioni shock: lo scorso aprile sostenne a gran voce che la crisi economica degli ultimi anni sarebbe stata provocata dai troppi banchieri cocainomani. L’uso della sostanza, secondo il controverso scienziato, avrebbe spinto molti manager e broker ad avere un’eccessiva fiducia in sé stessi e a prendere decisioni azzardate in condizione di euforia. In precedenza, Nutt aveva sostenuto che alcol e tabacco sono più pericolosi dell’Lsd, dell’ecstasy e della cannabis.
