In Italia sono stati finora vaccinati (compreso il richiamo) 983.320 over 80, pari al 23,52% di questa fascia di popolazione. Gli ultraottantenni che hanno ricevuto la prima dose sono 2.173.782, il 48,74%.
La percentuale tra coloro nella fascia 70-79 anni crolla all’1,62%. Sempre di più di quella del personale scolastico, che è allo 0,87%, anche se va considerato che a prof e ausiliari della scuola è riservato il siero di Astrazeneca che prevede il richiamo 3 mesi dopo la prima inoculazione.
I dati del governo aggiornati ad oggi 26 marzo confermano i ritardi nelle somministrazioni del siero anti Covid alle categorie prioritarie indicate dal piano nazionale. Va meglio, invece, per le altre 2 categorie prioritarie, personale sanitario e ospiti delle Rsa: sono stati vaccinati con entrambe le dosi rispettivamente il 74,87% e il 69,65%.
Sono 2.173.782 coloro che hanno ricevuto la prima dose, il 48,74% dei 4.639.931 che appartengono a questa fascia di popolazione. Solo il 23,52% è però stato vaccinato con il richiamo: significa che ci sono 2.466.149 anziani che ancora non hanno ricevuto alcuna dose.
In 8 Regioni la percentuale degli over 80 vaccinati scende sotto il 20% e due sono addirittura sotto il 10%: sono la Sardegna, al 6,32%, e la Toscana, al 10,47%, seguite da Calabria (13,03%), Umbria (16,57%), Lombardia e Puglia (17,28%), Sicilia (17,86%) e Abruzzo (18,49).
Al capo opposto della classifica ci sono, in testa, la Provincia autonoma di Trento con il 41,37% degli over 80 vaccinati e la Provincia autonoma di Bolzano (35,73%). Tra le Regioni la migliore è la Basilicata con il 34,88%, poi l’Emilia Romagna con il 30,18%. Tra le altre regioni la Campania è al 27,86%, il Lazio al 27,56%, il Veneto al 21,03%, il Piemonte al 21,97%.
Se la vaccinazione degli over 80 è indietro, quella dei prof è di fatto neanche all’inizio: con due dosi è stato vaccinato solo lo 0,87% del totale, 5.599 persone su 1.493.334.
La prima dosa è stata somministrata invece al 56,56% di tutta la platea avente diritto. Chi ha vaccinato di più è la Valle d’Aosta, che ha inoculato anche il richiamo al 12,6% del personale scolastico mentre sopra l’1% c’è solo un’altra regione, la Campania, all’1,02%. Per quanto riguarda la prima dose, la regione più indietro è la Liguria, ferma al 17,74%.
Anche in questa fascia d’età, le vaccinazioni sono molto in ritardo e, anzi, vanno ancora peggio che nel personale scolastico. Se, infatti, la percentuale di chi è stato completamente immunizzato è maggiore rispetto a quella della scuola, pur rimanendo sempre molto bassa – 96.312 persone, solo l’1,62% dei 6.061.078 aventi diritto, con la Puglia che ha fatto peggio di tutti ed è ferma allo 0,99% – la prima dose è stata inoculata solo a 352.277 soggetti, il 5,64% del totale.
E’ invece a buon punto l’immunizzazione delle prime due categorie prioritarie indicate dal piano vaccinale. Il personale sanitario che ha ricevuto le due dosi del vaccino è del 74,87% mentre la prima dose è stata inoculata all’86,24%. Percentuale, quest’ultima che sale al 100% in quattro regioni – Lazio, Lombardia, Sardegna e Veneto – e nella provincia autonoma di Trento.
Quanto agli ospiti delle Rsa, sono invece il 69,65% del totale quelli che sono immunizzati e che dunque hanno ricevuto entrambe le dosi, mentre la percentuale di chi ha avuto solo un’inoculazione è dell’86,92%.