Salute

Vaccino Covid: Africa 2%, Londra 70%…Solo l’Occidente è vaccinato in un pianeta sotto pandemia

Africa due per cento, Londra settanta per cento…è l’incipit efficace di un lungo e documentato articolo del Corriere della Sera. Mentre ovunque in Occidente (Europa ed America del Nord) Covid in regresso o sotto contenimento, mentre ovunque in Occidente calano contagi, decessi, ricoveri e relative restrizioni alla vita social ed economica, mentre ovunque in Occidente si vaccina a tutto spiano (anche se si sta arrivando al muro dei renitenti al vaccino), il resto del mondo non si vaccina. E non perché no  vuole, semplicemente perché vaccino non ha.

Nazioni ricche uguale vaccino, nazione povere…

Ce ne rendiamo conto poco o nulla: l’Occidente ha acquistato e prenotato e in certa misura immagazzinato circa il 90 per cento delle dosi di vaccino (tutti i vaccini) dallo stesso Occidente prodotti.

Quindi qui e ora in Occidente c’è abbondanza di vaccini disponibili, perfino sovra abbondanza (anche se una scorta copiosa sembra saggia e prudenziale visto che comunque un quarto delle popolazioni occidentali per un motivo o l’altro sembra destinato a non ricevere vaccino entro l’anno). Altrove, ovunque sul pianeta che non sia Occidente, di vaccini c’è penuria se non addirittura carestia.

America Latina un grande focolaio di Coronavirus

Argentina ed Uruguay, Perù e Colombia…crescono contagi, ricoveri, decessi. In America Latina si stima vaccinata una percentuale della popolazione pari al 3 per cento.

Africa, vaccino zero

Congo e Uganda soprattutto. Ma nessuno sa davvero della Nigeria super popolata. O dell’intera Africa sub sahariana. Non ci sono strutture sanitarie che monitorino né Stati e governi in gradi di farlo. L’Africa vive la pandemia al riparo (fino a quando e fino a che punto?) dell’età media molto bassa della sua popolazione, quindi chi contrae Covid lo fa in maniera relativamente leggera.

E al riparo del non conteggio di chi muore: se in Africa si muore di Covid in fondo nessuno lo sa. Potenzialmente una popolazione giovanile non vaccinata è grande incubatrice di varianti di virus ad alta circolazione. L’Africa lo è.

Asia: tracciamento rendeva inutile vaccino. Errore di strategia

Taiwan, Corea del Sud, Giappone e anche in certa misura Vietnam: qui fin dall’inizio della pandemia, mentre l’Occidente era nel panico organizzativo, tracciamento e isolamento rigoroso dei contagiati. Quindi pochi casi, contagio contenuto, pochi morti. Sembrava fatta, talmente fatta che questi paesi hanno creduto vaccinarsi fosse secondario. Non hanno quindi fatto campagna vaccinale e ora soffrono contagi e decessi in crescendo. 

Asia dove contagio divampa

Bangladesh, Sri Lanka, Maldive, Birmania…qui il contagio è in piena espansione e senza contrasto. In India è, volendo consolarsi, al punto più alto della parabola.

Paesi del Golfo e Cile, il mezzo fallimento del vaccino cinese

Nei paesi del Golfo vaccino è arrivato. Ma contagi risalgono. Come è accaduto in Cile. In entrambi i casi sembra da imputare alla limitata efficacia del vaccino cinese. La Russia un suo vaccino ce l’ha ma relativamente poca è la popolazione russa vaccinata e relativamente credibili sono i dati sul Covid in Russia.

Romania, eccezione d’Europa

Un paese in Europa ha bassissima percentuali di vaccinati e scarsissima disponibilità della gente a vaccinarsi. E’ la Romania eccezione in Europa, la Romania dove i preti ortodossi guidano le manifestazioni-processioni che negano la stessa esistenza del Covid.

Eccezione nei numeri la Romania, però qualcosa di analogo accade nelle comunità rurali negli Usa e nella predicazione delle chiese evangeliche statunitensi e in Sud America.

Pianeta sotto pandemia

Africa, America Latina, l’Asia tutta con l’enclave (tutta da decifrare) cinese: tre quarti del pianeta ancora sotto pandemia. Vaccinare il resto del pianeta che non sia Occidente non è istanza di bontà, vaccinare il resto del pianeta non per loro ma per noi è esigenza medica di sicurezza.

Il vaccino è una diga dietro la quale l’Occidente si sta proteggendo e si è rifugiato con crescente successo. Ma se si lascia coronavirus libero di sperimentare, tentare varianti e mutazioni fuori dal territorio protetto è possibile, forse probabile, che possa aggirare o penetrare la diga dell’immunità per ora solo e soltanto occidentale.

Published by
Mino Fuccillo