Il vaccino a m-Rna di Pfizer-Biontech offre una barriera contro l’infezione da Covid direttamente nel naso, una delle principali porte di ingresso del virus. A dirlo è uno studio coordinato dal dipartimento di Otorinolaringoiatria dell’Università di Tor Vergata di Roma. Studio pubblicato nella sezione Vaccines del Multidisciplinary Digital Publishing Institute. I ricercatori hanno trovato gli anticorpi secretori nella saliva e nelle secrezioni nasali in misura ben maggiore nelle persone che hanno ricevuto solo il vaccino, senza infezione naturale.
Fra aprile e giugno 2021, sono stati raccolti i campioni biologici da sangue, secrezioni nasali e salivari in un campione di 51 persone. Campione composto da soggetti con pregressa infezione da Covid e soggetti sani, vaccinati e non. I risultati hanno mostrato una maggiore produzione di anticorpi anti-IgA-S1 e IgG-Rbd nei vaccinati rispetto al gruppo dei sani e dei guariti.
Ad esempio, le IgG-Rbd nelle secrezioni nasali risultano nel gruppo dei vaccinati due volte superiori rispetto ai pazienti con pregressa infezione e tre volte superiori rispetto ai sani non vaccinati. Solo chi aveva avuto una forma grave di Covid ha registrato livelli di IgA-S1 nelle mucose comparabili con quelli dei vaccinati.
“Questo è il primo studio che riporta una risposta immunitaria nasale secretoria specifica al SARS-CoV-2 provocata dal vaccino. I risultati indicano che il vaccino contro il Covid-19 può indurre una risposta immunitaria umorale mucosale e far supporre che i test anticorpali potrebbero essere utilizzati per il monitoraggio della protezione indotta dal vaccino contro l’infezione virale, quindi per calcolare il rischio e il timing personalizzato per un richiamo vaccinale”, spiega Stefano Di Girolamo, ordinario e responsabile di Otorinolaringoiatria del Policlinico Tor Vergata, che ha diretto il lavoro.