I giovani dovranno fare la terza dose di vaccino contro il Covid? Non è detto. Almeno stando a quanto ha spiegato il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli . “La campagna vaccinale del nostro Paese . dice Locatelli – lo scandisco, è stata chiaramente un successo. Abbiamo più dell’80% della popolazione vaccinabile che ha ricevuto almeno una dose”. “Non è un caso che la curva epidemica del Covid in Italia sia la migliore di tutti i Paesi europei”, ha aggiunto.
I giovani e la terza dose di vaccino
“Dico con estrema chiarezza che per quello che riguarda i soggetti sani e giovani è tutto fuorché scontato che si debba andare verso una terza dose”, ha detto Locatelli. “E’ stato detto chiaramente anche dall’Agenzia europea del farmaco” e “dallo stesso Oms, non dimenticandoci che abbiamo una situazione mondiale globale per cui è importante riuscire a dare copertura per quei Paesi a basso e medio reddito dove la campagna vaccinale è imparagonabilmente più bassa in termini di coloro che hanno ricevuto l’immunizzazione” rispetto al nostro Paese.
Il Covid quarta causa di morte in Italia
“Il covid-19 è diventata la quarta causa di morte nel nostro Paese“, ha sottolineato Locatelli. “Negli Usa la mortalità da covid-19 rappresenta addirittura la terza causa di morte nel 2020 – ha continuato – ma oltre a questo carico di dolore c’è la chiara evidenza che la pandemia ha portato a un’alterazione o addirittura a un’interruzione dei servizi nelle prestazioni sanitarie offerte, il 94% dei Paesi che hanno risposto all’Oms ha riportato un’alterazione dei servizi sanitari offerti”.