
Vaiolo delle scimmie rischia di diffondersi in paesi non endemici: l'allarme Oms
L’Oms avverte del rischio “reale” che il vaiolo delle scimmie possa diffondersi in paesi non endemici. Secondo quanto riferisce upi.com, con circa 30 nazioni che confermano l’esistenza di casi di vaiolo delle scimmie, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato l’avvertimento affermando che dai primi di maggio, 29 paesi hanno finora segnalato più di 1.000 infezioni del virus.
Vaiolo delle scimmie, l’allarme Oms
Nel corso di una conferenza stampa ha spiegato: “Il rischio che il vaiolo delle scimmie si stabilisca in paesi non endemici è reale. L’Oms è particolarmente preoccupata per i gruppi vulnerabili, compresi i bambini e le donne in gravidanza”. Il vaiolo delle scimmie è una malattia rara endemica originaria dell’Africa occidentale e centrale, identificata per la prima volta negli esseri umani nel 1970. Da allora, si sono verificati alcuni focolai in paesi non endemici, con il primo registrato nel 2003 quando gli Stati Uniti hanno documentato più di 70 casi di contagio.
Le autorità sanitarie hanno affermato che la maggior parte delle nuove infezioni sono state riscontrate in uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini, ma Tedros ha affermato che alcune nazioni hanno iniziato a segnalare la trasmissione nella comunità, il che significa che ci sono casi senza una causa nota di infezione, tra cui alcune donne. L’improvvisa e inaspettata comparsa del virus nei paesi non endemici indica inoltre che per qualche tempo potrebbe essersi diffuso inosservato.
Cosa fare?
Per evitare che il virus prenda piede, Tedros ha esortato le nazioni con focolai a identificare tutti i casi e i contatti. Così da controllare la diffusione. Per aiutare i paesi a combattere l’epidemia, l’OMS ha pubblicato le linee guida sulla sorveglianza e sulla tracciabilità dei contatti. Poi fornirà ulteriori informazioni sull’assistenza clinica, la prevenzione e il controllo delle infezioni. Ma anche la vaccinazione e la protezione della comunità.
I vaccini per il vaiolo si sono dimostrati efficaci contro il virus, ma a disposizione c’è una scorta limitata. Sylvie Briand, direttrice OMS del Dipartimento per le malattie pandemiche ed epidemiche, ha detto ai giornalisti che i funzionari stanno cercando di capire quante dosi di vaccino sono disponibili. Stanno contattando i produttori per comprendere la loro capacità di produzione. “Ciò che al momento è veramente importante, è assicurarsi di prevenire un’ulteriore ampliamento dei casi”, ha detto Briand.
