Zanzare all’attacco col caldo: come difendersi, curarsi e cosa devi sapere

ROMA – A pungere sono solo le zanzare femmina, quelle tigre attaccano di giorno e trapassano anche i vestiti e mangiare aglio le allontana. L‘incubo zanzare torna insieme al caldo e il Corriere della sera pubblica uno speciale che spiega la “contraerea“, i rimedi e le 20 verità su questi insetti con gli articoli firmati da Daniela Natali e Elena Meli.

LA “CONTRAEREA” – La prima ed efficace barriera contro le zanzare è proprio la zanzariera, che impedisce agli insetti di entrare in casa e non comporta effetti collaterali. Ci sono poi i repellenti da spalmare sulla pelle, gli zampironi ed i fornelletti, che sfruttano l’alta sensibilità delle zanzare agli odori per allontanarle.

I repellenti ad ultrasuoni invece, spiega Romeo Bellini, entomologo e responsabile del Centro Agricoltura e Ambiente dell’Emilia Romagna a Daniela Natali, non vengono usati perché non si sa con certezza se funzionino o meno. I fili di rame nei sottovasi poi aiuterebbero, ma ancor meglio sarebbe non tenere acqua stagnante nei vasi e nei sottovasi delle proprie piante.

Una vera e propria “contraerea” è rappresentata dai pipistrelli: da anni progetti comunali invitano i cittadini ad ospitare le “bat box”, casette per pipistrelli che si nutrono dei fastidiosi insetti, anche se, spiega Bellini, le zanzare non sono certo il “pasto” preferito dei chirotteri.

C’è infine chi pianta sui propri balconi citronella, gerani e basilico o ancora la catambra. Tutte piante profumate e molto belle ma che per allontanare le zanzare, spiega Bellini, ma che con le zanzare servono a poco.

I RIMEDI – Se la “contraerea” non è andata a buon fine e siete stati punti il prurito presto arriverà. Il miglior rimedio, spiega il dermatologo Marcello Monti a Elena Meli, è quello di applicare un gel astringente che contenga cloruro di alluminio. Questo gel non è un farmaco, ma calma il prurito e disinfetta.

I FALSI RIMEDI – Monti mette in guardia i “feriti” dai falsi rimedi: banditi ammoniaca, aceto, cipolla, ghiaccio e limone. Questi rimedi infatti non solo non hanno effetti lenitivi, ma possono causare danni anche peggiori lasciando che la puntura si infetti.

Sconsigliati dai medici anche pomate a base di antistaminico o cortisone, che agiscono troppo lentamente per ridurre la sensazione di prurito e abbassano le difese della pelle, rendendo più esposti ad ustioni al sole estivo e ad infezioni locali.

LE 20 VERITA’ –  Stefano Maini, entomologo del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, insieme al dermatologo Marcello Monti, dell’unità di Dermatologia dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, rispondono alle 20 domande di Elena Meli sul Corriere della Sera.

1 . Perché pungono solo le femmine?

La zanzara femmina ha bisogno di un pasto di sangue per far maturare le sue uova; il maschio si nutre di sostanze zuccherine che trova in natura. La femmina punge per la prima volta dopo qualche giorno dalla sua formazione, a seguito della metamorfosi.

2. Quante volte colpiscono?

La zanzara vive dalle tre alle cinque settimane, durante le quali produce altrettanti cicli di uova: punge perciò dalle tre alle cinque volte in tutto.

3. Perché alcune attaccano di giorno?

Il comportamento fa parte delle caratteristiche intrinseche di ogni specie (si stima che ne esistano circa 2700); ad esempio, la zanzara tigre punge anche durante il giorno, mentre quella comune soltanto alla sera.

4. Quanto sangue succhiamo?

La femmina assume in genere una quantità di sangue circa uguale al suo peso, di 2-3 milligrammi.

5. La “tigre” trapassa perfino i vestiti?

Molte specie riescono a farlo. Il cotone a nido d’ape delle polo estive viene oltrepassato facilmente dalle zanzare.

6. Quanto si spingono lontano dal “nido”?

La zanzara depone le uova in luoghi idonei allo sviluppo delle larve, ovvero in raccolte d’acqua più o meno naturali, piccole o grandi, chiamate “focolai”. La capacità di allontanamento dal focolaio e di dispersione nelle aree circostanti cambia a seconda della specie: alcune zanzare restano nel giro di poche centinaia di metri, altre arrivano a volare fino a 10-20 chilometri di distanza dal focolaio.

7. Perché emettono il tipico ronzio?

Il fastidioso rumore è provocato dallo sbattere velocissimo delle ali; si tratta di un insetto che può volare molto velocemente, coprendo fino a tre chilometri in un’ora.

8. Dove prediligono cacciare?

Ogni specie ha le sue preferenze alimentari, per cui non tutte le zanzare “amano ” gli animali che troverebbero in campagna. La zanzara tigre, la più comune nelle nostre città, preferisce fare il pasto di sangue sull’uomo; una ricerca dell’Università La Sapienza di Roma ha mostrato che nel 75% delle zanzare “cittadine” si trova sangue umano, contro il 60% negli insetti “di campagna”.

9. Perché ci fanno grattare?

Mentre punge la femmina immette nell’ospite la saliva, che contiene sostanze anticoagulanti per contrastare le difese della preda e assicurarsi un buon apporto di sangue. È la saliva a essere irritante e a determinare una risposta più o meno marcata a seconda del soggetto punto.

10 . Esistono persone iper-sensibili?

Sì, e in chi è allergico la reazione alla puntura è eccessiva, il pomfo immediato, con eritema e a volte perfino linfedema (gonfiore da accumulo di linfa); in alcuni casi si formano papule rilevate e dure che possono durare anche qualche giorno. L’allergia tende a risolversi col tempo nella maggior parte dei casi, ma ci sono adulti che continuano ad avere una iper-reattività alla zanzara. Di norma invece il prurito compare subito e dura circa mezz’ora, quindi si ha la “bollicina” che però è piccola e scompare velocemente.

11. Possono essere veicolo di virus?

In linea teorica è possibile (la malaria è diffusa proprio dalle zanzare, nei Paesi dove è endemica) ed è anche successo con il virus Chikungunya, del quale si è avuto un piccolo focolaio in Romagna. Tuttavia, si può essere abbastanza tranquilli perché il rischio è basso; in futuro potrebbe diffondersi in Italia tramite le zanzare la febbre da virus del Nilo Occidentale, già comune ad esempio in alcuni territori degli Stati Uniti.

12. Perché spesso le difese falliscono?

Oltre alla naturale perdita di efficacia di questi prodotti con il tempo, i repellenti interagiscono con la pelle e i suoi odori: questo significa che su alcune persone i repellenti possono funzionare poco, su altri addirittura non servire affatto per tenere lontane le zanzare.

13. C’è qualcosa che le attira?

Gli odori che emana il nostro corpo e l’anidride carbonica che produciamo respirando sono i fattori principali che rendono una persona più o meno “appetibile” per il pasto delle zanzare.

14. Esistono alimenti anti-zanzara?

Sì, se influenzano il nostro odore. L’aglio, per esempio, lo modifica, ma non ci sono prove scientifiche che riesca a tenere lontane le zanzare.

15. I profumi sono controproducenti?

Quelli impiegati nella cosmesi, come dopobarba o veri profumi, non attraggono le zanzare; anzi, se mascherano gli odori corporei possono perfino funzionare da repellenti. Però nell’interazione con la pelle l’aroma può cambiare e avere effetti diversi.

16. Il gruppo sanguigno influisce?

Il gruppo sanguigno non ha alcuna importanza, ma esistono davvero persone che vengono punte con maggior frequenza, per colpa del mix specifico di odori che emanano.

17. Viene punto di più chi suda molto?

Chi suda tanto emette più odori e più vapore acqueo, per cui è più “attraente” per le zanzare. Anche la temperatura corporea alta attira l’insetto. Non a caso la zanzara che diffonde la malaria punge le persone febbricitanti, quando il protozoo causa della malattia è al massimo di presenza nel sangue.

18. Spegnere le luci ci protegge?

Le zanzare non hanno una vista molto sviluppata, ma percepiscono luce e calore e ne sono attratte.

19. Che «funzione» hanno le zanzare?

Anche le zanzare rientrano nell’equilibrio dell’ecosistema: le larve nutrono animaletti acquatici e “ripuliscono” l’acqua da sostanze organiche e batteri, gli “adulti” sono cibo per pipistrelli e uccelli.

20. Perché ci sono anche se non fa caldo?

Soprattutto la zanzara tigre, più resistente a temperature basse, può essere presente anche oltre la primavera-estate.

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