ROMA – Contro le zanzare arrivano i droni che rendono sterili gli esemplari maschi. Potrebbero essere proprio loro gli alleati per combattere gli insetti portatori di malattie come il virus Zika, la chikungunya o la febbre dengue.
A mettere a punto la tecnica e a provarla con successo è stata l’Aiea, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’energia atomica. La Sterile Insect Technique (SIT) è una forma di controllo che usa le radiazioni per rendere sterili gli esemplari maschi delle zanzare. Questi, una volta che vengono rilasciati nell’ambiente, si accoppiano con le femmine senza produrre prole e portano quindi a un declino della popolazione nel tempo.
Tutte le notizie di Blitzquotidiano in questa App per Android. Scaricatela qui
Tutte le notizie di Ladyblitz in questa App per Android. Scaricatela qui
“Il meccanismo di rilascio delle zanzare è sempre stato un collo di bottiglia nell’applicazione della Sit – spiega Jeremy Bouyer, entomologo del team Fao-Aiea che ha sviluppato la tecnica -. L’uso dei droni è una svolta, permette rilasci su larga scala e a costi contenuti anche in aree densamente popolate. Con il drone possiamo trattare 20 ettari in cinque minuti. Il dispositivo pesa meno di dieci chilogrammi, e può portare 50mila zanzare per ogni volo. A 10mila euro al drone dimezza i costi di rilascio”.
Attualmente il rilascio viene fatto da terra, un metodo lento e dispendioso. Il Brasile, spiega l’Aiea, sta pianificando il rilascio via drone per l’inizio del 2019 per combattere la popolazione di Aedes aegypti, le zanzare che trasmettono tra le altre malattie anche il virus Zika. Nel frattempo si sta lavorando già ad una versione più evoluta, più leggera e in grado di trasportare 150mila esemplari.