ROMA – Nessuno può dire se l’11 maggio ci sarà o meno un terremoto a Roma, ma di sicuro la città ha tremato il 12 maggio 2009, in uno dei rarissimi sismi che hanno avuto l’epicentro localizzato nel cuore della città, fra il Vaticano e il quartiere Prati. E’ una curiosità emersa oggi a Roma, nella conferenza stampa organizzata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) per rispondere alle tante voci e alle paure diffuse in un tam tam su Internet nelle ultime settimane.
”Non risulta alcuna previsione di un terremoto a Roma per l’11 maggio 2011 fatta da Raffaele Bendandi”, ha detto il sismologo Alessandro Amato, riferendosi all’autodidatta di Faenza scomparso più di 30 anni fa, al quale viene attribuita la previsione. Proprio l’11 maggio la sede dell’Ingv aprirà le porte al pubblico, per informare chi vuole saperne di più sui terremoti con installazioni interattive, incontri con i ricercatori e visite alla sala sismica attiva 24 ore su 24 365 giorni all’anno. Sono almeno una trentina i terremoti attesi in tutta Italia per l’11 maggio (negli ultimi due giorni la media si e’ alzata a 50-60 per le sequenze in corso all’Etna e tra Frosinone e L’Aquila); solo nella mattinata di oggi la sala sismica ne ha registrati 21.
”Il terremoto avvenuto il 12 maggio 2009 poteva essere confuso facilmente con una replica del grande terremoto che aveva colpito L’Aquila poco piu’ di un mese prima”, ha detto Amato. Come i rari terremoti avvenuti a Roma, ha avuto una magnitudo molto bassa, pari a 2,1, legata all’attivita’ di una faglia molto piccola (delle dimensioni di circa un metro) e molto stabile, alla profondita’ compresa fra 10 e 20 metri.