Uccide un allevatore nel nuorese: era appostato su un albero come un cecchino

Ha colpito appostandosi su un albero come un cecchino il sicario che ha ucciso Ciriaco Basile, l’allevatore di 36 anni, assassinato con due fucilate all’alba del giorno di Natale nelle campagne di Bitti (Nuoro).

”Le indagini sono in pieno svolgimento. Stiamo seguendo diverse piste, ma non possiamo dire nulla, per non pregiudicare l’esito dell’inchiesta”, ha detto il capitano Fabio Saddi, comandante della Compagnia di Bitti che da ieri sta svolgendo un’attivita’ investigativa intensa sotto la direzione del procuratore capo di Nuoro, Andrea Garau, che con il suo sostituito Luca Forteleoni ha seguito gli interrogatori di numerose persone.

Alle 9,00 il medico legale Vindice Mingioni ha iniziato l’autopsia sul corpo della vittima che verra’ riconsegnato subito dopo ai genitori, con cui ultimamente viveva dopo la separazione dalla moglie. I primi riscontri autoptici avrebbero confermato la ricostruzione delle modalita’ dell’agguato, apparsa abbastanza chiara sin dal primo sopralluogo. Il sicario, che forse aveva anche un complice di rincalzo, ha sistemato due grosse pietre in mezzo alla carreggiata della stradina di campagna che costituiva un passaggio obbligato per Basile.

Poi si e’ appostato su un albero per attendere l’arrivo della vittima designata. Gli investigatori hanno ricostruito i movimenti della persona che ha sistemato i sassi in modo che sembrassero caduti da un muretto a secco e, seguendo le tracce, scoperto il punto di appostamento. Da quella posizione dominante, completamente invisibile nel buio, il sicario ha fatto fuoco quando Basile, verso le 6, e’ stato costretto a fermarsi e, sceso dal suo pick-up si e’ inchinato per spostare le pietre. Due fucilate hanno colpito l’allevatore alla testa da una distanza di 8-10 metri, uccidendolo sul colpo. Basile stava andando nell’ovile a dare da mangiare alle pecore e il corpo e’ stato trovato da un vicino di pascolo. Nel 2006 l’uomo era scampato ad un agguato, restando solo ferito, e successivamente gli era stato sterminato tutto il gregge. Segnali di morte che l’uomo aveva ignorato, continuando la sua attivita’ senza cedere alle intimidazioni.

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