ROMA – Per l’asilo nido sono 15 euro, per un funerale tredici volte di più: ecco quanto paga lo Stato per giovani e vecchi. Se una coppia più o meno avanti con l’età vuole mandare il figlio al nido avrà un bonus decisamente inferiore rispetto a quello che il Fisco sborserà per un degno saluto a un morto.
I numeri sono dell’ufficio studi della Confartigianato: 15 euro per ognuno dei 2 milioni 267.446 bambini fino a tre anni contro 199 euro per ciascuno dei 591.663 morti.
Sergio Rizzo dalle pagine del Corriere della sera ci fa riflettere che non è un caso “che in un Paese del genere il tasso di disoccupazione dei lavoratori più giovani, statisticamente appartenenti alla fascia dei 15-25 anni, abbia raggiunto alla fine del 2010 il 29 per cento, contro una media dell’Europa a 27, che comprende quindi anche le nazioni meno sviluppate, come Romania, Bulgaria e Slovacchia, pari al 21 per cento”.
Andando avanti a spulciare i numeri i resoconti no sono migliori perché dal terzo trimestre 2008 allo stesso periodo del 2010, il numero degli occupati fino ai 35 anni di età è diminuito di 934.600 unità. Per la legge del contrappasso 253.400 persone più anziane, fra i 35 e i 64 anni, invece trovavano un posto.
La Confartigianato fa notare anche che l’Italia ha il record europeo di «imprenditori e lavoratori autonomi» sotto i 40 anni: un milione 926.700, pari al 19,8% di tutti gli occupati non ancora quarantenni. E’ il doppio della media di tutta l’Unione Europea, a quota 10,5% e il triplo della Germania (6,6%) , il quadruplo della Danimarca (5,1%). Solo perché siamo più avanti o sarà lo spettro del popolo delle partite Iva?