Avvenire ‘smonta’ la cellula artificiale: “E’ solo un abile puzzle”

Craig Venter

Il quotidiano dei vescovi ‘Avvenire’ ridimensiona la scoperta della ‘cellula artificiale’ di Craig Venter. In un editoriale la docente di chimica fisica all’università di Perugia e membro del Comitato nazionale di bioetica “Assuntina Morresi spiega: “Non è una sfida a Dio l’ultimo risultato ottenuto da Craig Venter e dalla sua equipe, ma una sofisticata operazione tecnologica, un ‘copia, incolla e metti la firma”.

Per la professoressa, quindi, non si tratta di una ”creazione dal nulla, piuttosto sono state sapientemente assemblate sequenze di Dna già esistenti in natura, e riprodotte in laboratorio, insieme a qualche sequenza disegnata per ‘marcare’ il genoma ottenuto e distinguerlo dall’originale naturale, una specie di ‘firma’ degli scienziati inserita nel Dna stesso”.

L’articolo, dal titolo “Hanno fatto un abile ‘puzzle’ e lo chiamano nuova vita”, sottolinea la   “profonda capacità manipolatoria” degli scienziati. L’editorialista di Avvenire rileva: “Che la sfida della conoscenza debba sempre essere presentata come mettersi in arrogante gara con Dio, non rende ragione alla scienza stessa”. “Il mestiere dello scienziato – conclude la Morresi – è quello di cercare di comprendere sempre più a fondo la struttura intima della materia e della vita, ed è frutto di intelligenza – quella stessa che ieri il cardinal Bagnasco ci ha ricordato essere ‘dono di Dio’ – curiosità e, soprattutto, di umiltà”.

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Emiliano Condò