Una delegazione di 70 avvocati di Roma, con la fascia nera listata a lutto al braccio contro la legge sulla mediazione obbligatoria. La protesta, messa in atto durante l’apertura del XXX Congresso nazionale forense, è stata organizzata dalle associazioni forensi Agire e Informare, Agifor e Azione legale.
All’ingresso del teatro della nave da crociera Concordia, i delegati hanno distribuito un volantino con le motivazioni della mobilitazione. ”La nuova normativa – si legge – spoglia i cittadini del diritto alla difesa. La media-conciliazione è una legge truffa che trasferisce l’amministrazione della giustizia civile a gruppi privati; affida a persone spesso prive della necessaria competenza il potere di conciliare una lite senza alcuna difesa tecnica; nega il diritto a un processo rapido, allungandolo di mesi e aumenta a dismisura il costo del processo civile”.
”La classe forense – proseguono gli avvocati – è in allarme e sente il dovere di avvertire i cittadini che su di loro si abbatterà una vera sciagura. Ed è in atto un vero e proprio atto di morte del diritto”. ”Quello che chiediamo – concludono – è la non obbligatorietà del ricorso preventivo alla mediazione; il rispetto degli attuali criteri di competenza territoriale; l’obbligo dell’assistenza legale durante la mediazione e la riduzione dei costi che le parti debbono sostenere nella pura illusione di vedere accolti i propri diritti”.