Usa, Politico e gli altri: la carica dei blog dell'”ultrainformazione” politica

Tim Pawlenty, ex governatore del Minnesota, è una figura sconosciuta alla maggior parte degli americani. Sebbene secondo qualcuno il repubblicano stia pensando a candidarsi alle primarie, Pawlwnty conduce una vita pubblica discreta, fatta di qualche conferenza, pochi incontri coi giornalisti. Nessuna traccia delle abituali insegne politiche di un aspirante presidente: nessun bus con nome e cognome in caratteri cubitali, nessun direttore di campagna che lo segue nell’ombra, nessun gadget distribuito in suo onore. A dire il vero, sono pochi gli americani che conoscono il suo nome.

Nonostante questo, Pawlenty è seguito passo dopo passo da un segugio di reporter che registra ogni sua minima espressione di questa sua non-campagna. Kendra Marr, 25 anni, lo scorta fedelmente in ogni suo movimento politico, sfidando le temperature invernali del rigido inverno del Minnesota, in sella ad una Chevrolet Malibu cosparsa di sale, ed armata immancabilmente di una telecamera portatile ed un laptop. Terminato il meeting, finito il discorso nella sala solo a metà riempita, dopo le domande di rito, Kendra si dilegua. Si apparta poco distante, seduta ad un tavolo comincia a scrivere il suo articolo. Nemmeno un’ora dopo aver terminato il suo discorso, i lettori del blog di Politico, blog consacrato alla vita politica americano, conosceranno i tratti salienti e le quisquiglie del discorso di Pawlenty, e saranno – ancora una volta – i più informati sulla minuzie della vita pubblica americana.

Politico non è il solo sito ad essersi lanciato nell’avventura dell’ “ultrainformazione politica”. Le primarie del New Hampshire si intravedono appena all’orizzonte (ancora un anno), e i canditati di peso non si sono nemmeno fatti avanti, eppure un pugno di blog incalliti sono già pronti a “coprire” la campagna nel 2012 in un modo che non era nemmeno immaginabile pochi anni fa. Si tratta senz’altro di una delle evoluzioni più significative del sistema dell’informazione politica. Gli alfieri di questa rivoluzioni si trovano tutti, naturalmente, su Internet, e sono, oltre al già citato Politico, Talking Points Memo e RealClearPolitics.

Per adesso i numeri sembrano dare ragione ai blog. Politico organizzerà, congiuntamente con NBC, il primo dibattito politico della stagione, precedendo Fox News di qualche giorno. Più indicativi i numeri che indicano il giro d’affari: il sito ha tre volte lo staff che aveva nel 2008, quando già tutti quei reporter alla caccia di personalità politiche di secondo livello sembravano pletoriche. Diversi sondaggi indipendenti attribuivano a Politico, durante le elezioni di Midterm, un traffico medio mensile dai due ai sei milioni di visitatori. Altri siti di informazione politica come RealClearPolitics a Talking Points Memo si aggiravano tra gli uno e i tre milioni. Le cifre sono in fondo lusinghiere, considerati i risultati dei tradizionali colossi dell’informazione americana, come la CNN, 20 milioni al mese, e il New York Times, quindici milioni.

I successi di questi blog potrebbero rivelarsi solo la punta di un’onda lunga. A breve la redazione di Politico lancerà anche un sito web, 2012 Live, che racconterà, secondo le parole del suo cofondatore ed ex giornalista del Washington Post Jim Vandehei “tonnellate e tonnellate di storie”. L’obiettivo di sito nel 2010 è, secondo VandeHei, ritagliarsi uno spazio ancora più grande nel panorama dei news media americani: « Stiamo cercando di fare un balzo e superare tutti quanti ». L’ormai celeberrimo Huffington Post è passato da uno staff di 60 persone nel 2008 agli attuali 200, tra cui molti giovani appena usciti dal college. Secondo le dichiarazioni di Arianna Huffington molti di questi si occuperanno, di qui a breve, di una copertura approfondita della campagna politica del 2012.

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fmontorsi