Pirenei: due cadaveri e un dubbio. Forse sono i Maiorana

Due corpi, trovati avvolti in due tappeti, nel cuore dei Pirenei, in Francia. Due corpi che potrebbero essere degli imprenditori palermitani Antonio e Stefano Maiorana, 47 e 22 anni, padre e figlio scomparsi il 3 agosto 2007. Scomparsi a Capaci, ritrovati senza vita nei Pirenei. Ma il Dna, scrive l’Ansa, ha stabilito che i due, trovati a distanza di un km, sono padre e figlio. Da qui i sospetti e la collaborazione tra polizia francese e palermitana,

Un altro figlio di Maiorana, e di Rossella Accardo, Marco, si era tolto la vita a 22 anni, il 6 gennaio 2009 gettandosi dal balcone di casa dei nonni. A far scattare il collegamento con il caso Maiorana è  stato un cittadino italiano che si trovava in Francia al momento del ritrovamento dei corpi e che ha ricordato la storia dei due imprenditori.

I volti dei due uomini, uccisi a colpi di pistola, secondo gli inquirenti, sarebbero stati volutamente sfigurati er renderli irriconoscibili. Finora gli investigatori francesi non sono riusciti a dare un nome ai due cadaveri che furono trovati nella provincia di Perpignan, lungo la strada tra Millas e Pezilla La Rivier nei Pirenei orientali. Per accertare se si tratti dei Maiorana verranno comparate le foto degli imprenditori e il dna prelevato da alcuni oggetti personali degli scomparsi.

Tra giugno e luglio del 2008 due turisti segnalarono di avere riconosciuto padre e figlio nella discoteca Pascià di Barcellona in Spagna. Gli investigatori italiani, grazie a una rogatoria internazionale, si sono recati in Spagna, dove hanno interrogato il personale della discoteca: ma la pista non porto’ a nulla. Dopo anni di indagini la Procura, nei mesi scorsi, ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta per sequestro di persona e omicidio aperta dopo la scomparsa e rimasta sempre a carico di ignoti.

I carabinieri hanno scandagliato tutte le piste: da quella mafiosa, in qualche modo smentita dai pentiti, a quella che vede, dietro la vicenda, gli affari dei due costruttori. L’auto dei Maiorana, una Smart, venne ritrovata nel parcheggio dell’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo. Padre e figlio si erano allontanati, insieme, dal cantiere di Isola delle Femmine in cui stavano realizzando delle villette. Nell’ambito dell’inchiesta era indagata, per favoreggiamento, Karina Andre’ la compagna di Antonio Maiorana.

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Emiliano Condò