“10-100-1000 R. Saviano per i (casalesi) del clan”: questa scritta è apparsa oggi sui muri dello stadio comunale di Casal di Princicpe, nel casertano. “Qualcosa si muove”, ha subito detto Valerio Taglione, presidente di Libera Caserta, al Corriere del Mezzogiorno. Qualcosa sembra muoversi davvero, considerato che nel 2008 a Casale, a Castel Volturno e a Villa Literno erano apparse scritte ben diverse, ingiuriose e offensive.
Accanto a “W Roberto Saviano” e una sigla, “C. N.”, si incontrano curiosi in osservazione nei pressi dell’impianto sportivo, che è anche il primo edificio che si incontra all’ingresso della cittadina casertana. “E’ in atto una rivoluzione in vari ambiti— commenta Taglione — di cui questo è un piccolo ma importante segnale, ai più sconosciuta, perché non tutti hanno consapevolezza che non siamo gente di camorra ma delle Terre di don Diana”.