Cassazione: anziano ma ricco? Mantenga lo stesso la ex moglie

ROMA –  L’ex marito è anziano e non lavora più’? Mantenga lo stesso la ex moglie se si tratta di un uomo talmente ricco da poterlo fare. Lo si evince da una sentenza della Cassazione che ha respinto il ricorso di un’ottantenne che aveva chiesto di non versare più l’assegno divorzile visto che la donna, comunque è in ottime posizioni finanziarie.

In una sorta di gara a chi possiede più soldi la coppia si è rivolta più volte ai Tribunali: in primo grado, nel 2004, i giudici di merito avevano negato l’assegno alla ex perche’ “godeva di un reddito elevato che le consentiva di fruire di un tenore di vita agiato, anche se non corrispondente a quello elevatissimo condotto durante la convivenza matrimoniale”. Sentenza ribaltata dalla Corte d’Appello di Roma, che nel 2006, aveva stabilito un assegno mensile di 5mila euro più gli arretrati non versati. Puntuale il ricorso in Cassazione dell’ex marito che ha sostenuto come i giudici non avessero tenuto conto delle sue condizioni: “Oggi ottantenne e quasi cieco, con un patrimonio composto in parte da immobili pregiati ma non redditizi per i quali nulla può corrispondere all’ex coniuge, che durante il matrimonio si è sempre mantenuta da sola per la sua attività di imprenditrice”.

Ma le ragioni del marito non sono bastate alla Prima Sezione Civile della Cassazione che ha invece confermato il mantenimento: “potendosi desumere – è scritto nella sentenza n.2747 – che ciascuna delle parti per l’età da loro raggiunta, comunque vicina o superiore agli ottanta anni, non svolga più attività  lavorativa, fruendo invece ciascuno del ricavato dello sfruttamento del rispettivo patrimonio, con un raffronto che evidenzia l’assoluta inferiorita’ di quello mobiliare e immobiliare della donna rispetto all’altro”, quello dell’ex marito.

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Lorenzo Briotti