Scienza

Cellulare potrebbe registrare le conversazioni per poi inviaci pubblicità mirata

Microfono cellulare potrebbe registrare conversazioni pe

ROMA – Gli utenti di smartphone da tempo lamentano l’inquietante sensazione che il dispositivo registri ogni singola parola, anche quando non viene utilizzato. Secondo un esperto di sicurezza informatica, non si tratta di paranoia: il cellulare sta davvero ascoltando e registrando tutto per fini pubblicitari.

Molti raccontano di aver parlato di un prodotto di nicchia o della destinazione scelta per una vacanza e poco dopo, nelle app dei social media appare un annuncio sullo stesso tema. Secondo un esperto, queste pubblicità stranamente pertinenti non sono solo una coincidenza: il vostro telefono potrebbe ascoltare regolarmente ciò che dite. Non è noto ciò che fa scattare questa tecnologia, legale e addirittura coperta dai termini degli accordi utente sulle app.

La maggior parte degli smartphone di ultima generazione sono caricati con assistenti IA, attivati ​​da comandi vocali, come “Hey Siri” o “OK, Google”. Questi modelli di smartphone sono costantemente in ascolto: quando scatta la parola chiave o una frase designata, il dispositivo registra eliminando tutto il resto.

Secondo il ricercatore, sarebbe possibile accedere a parole chiave o frasi raccolte dal telefono da app di terze parti, come Instagram o Twitter, quando siano abilitate le autorizzazioni giuste. Ciò significa che quando si parla dell’acquisto di un paio di jeans o di pianificare una vacanza in Senegal, le app successivamente possono tappezzare la cronologia con annunci sull’abbigliamento o offerte sui voli, scrive il Daily Mail in un articolo che parla proprio di questa speciale intrusione nella nostra privacy.

Peter Henway, consulente per la sicurezza dell’azienda di cybersecurity Asterisk, ha detto a Vice:”Di tanto in tanto, frammenti di audio ritornano a server di app, come ad esempio Facebook, ma non ci sono informazioni ufficiali sull’attivazione”. “Che si tratti di tempistiche o di posizioni o di utilizzo di determinate funzioni, le app stanno sicuramente estrapolando le autorizzazioni rilasciate al  microfono e periodicamente le utilizzano”.

Henway sostiene che aziende come Facebook e Instagram potrebbero avere una serie di migliaia di trigger per avviare il processo di estrapolazione delle conversazioni per diverse opportunità pubblicitarie. Ad esempio, una chiacchierata informale sul cibo per gatti o un certo spuntino potrebbe essere sufficiente ad attivare la tecnologia. “Visto che Google a questo proposito è aperto, ritengo che altre società stiano facendo lo stesso. E’ logico dal punto di vista del marketing, La legge, a quanto pare, sembra consentirlo anche se non esiste un modo per esserne certi”.

Le aziende si rivolgono a una tecnologia sempre più sofisticata per sfruttare l’attività degli utenti su siti web e app per creare annunci personalizzati. I cookie vengono utilizzati dai siti web per raccogliere informazioni sull’attività online degli utenti, che viene poi trasmessa agli inserzionisti per adattare la pubblicità digitale ai gusti e agli interessi delle persone.

Facebook nega categoricamente l’utilizzo di microfoni per smartphone mirati a raccogliere informazioni ai fini pubblicitari ma gli esperti concordano sul fatto che la tecnologia odierna ha il potere di controllare random milioni di conversazioni grazie a frasi ripetute, nomi identificabili o parole chiave. Che queste tecniche vengano utilizzate dalle aziende con accesso al telefono, tuttavia non è stato ancora del tutto dimostrato.

Published by
Lorenzo Briotti