A spiegare questa importante scoperta è Paolo Calabresi, direttore di un gruppo di ricerca del Laboratorio di Elettrofisiologia dell’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma, nell’editoriale che firma su ‘Nature’. Calabresi evidenzia le possibilità di comprendere e contrastare i sintomi di malattie neurologiche diffuse grazie allo studio effettuato da ricercatori americani e portoghesi, pubblicato sempre su Nature.
I ricercatori sono stati infatti in grado di dimostrare che l’attivazione di uno specifico circuito neuronale, che coinvolge il nucleo striato e la sostanza nera (due strutture cerebrali del cosiddetto circuito dei nuclei della base) è in grado di segnalare specificamente l’inizio e la fine di una sequenza motoria durante il suo apprendimento. “Il che pone le basi – spiega Calabresi – per la comprensione dei meccanismi mediante i quali il nostro cervello apprende come eseguire sequenze di azioni necessarie alla vita di tutti i giorni. In situazioni patologiche come nella malattia di Parkinson, il circuito composto dal nucleo striato e dalla sostanza nera è malfunzionante e i pazienti hanno una selettiva difficoltà nell’iniziare il movimento e, poi, nel porvi fine”.