Sul cadavere di Elisa Claps e fra i reperti del sottotetto della Santissima Trinità di Potenza c’è o no il Dna di Danilo Restivo? Se su questo punto è scontro, i pubblici ministeri chiedono quattro gli approfondimenti genetico-forensi, ma svolti da un nuovo consulente.
Ecco, nel dettaglio, i nuovi accertamenti sollecitati dai pm, cosi’ come indicati al gip nella richiesta di secondo incidente probatorio:
1) esaltare, ove possibile, nei reperti indicati dai pm, ogni traccia biologica ed individuarne le caratteristiche; 2) esaltate ed individuate le tracce biologiche da ciascun reperto esaminato, individuarne il profilo genetico; 3) comparare il profilo genetico individuato nelle tracce biologiche reperite su ciascun reperto con quello appartenente a Elisa Claps (già individuato mediante acquisizione di campioni biologici dai resti della medesima, e comparati con quelli della madre e dei fratelli;
4) qualora il profilo genetico individuato sui reperti risulti incompatibile con quello di Elisa Claps, procedere a compararlo con il profilo genetico dell’indagato Danilo Restivo (già individuato mediante i reperti a1 medesimo riconducibili, acquisiti tramite rogatoria diretta all’Autorita’ Giudiziaria della Gran Bretagna; e mediante estrazione del profilo genetico anche dagli altri reperti sequestrati a Restivo e trasmessi con rogatoria dal Regno Unito).
Il nuovo consulente – precisa il pm – potrà svolgere gli accertamenti anche esaminando preventivamente la perizia del prof. Vincenzo Pascali e i rilievi mossi dal consulente dell’accusa Patrizia Stefanoni.